Automonitoraggio della glicemia: non aiuta i pazienti diabetici
I pazienti affetti da diabete di tipo 2, non trattati con insulina, sembra non traggano alcun beneficio dall’utilizzo di metodi di autocontrollo della glicemia. Lo studio
NORTH CAROLINA - L’autocontrollo della glicemia è un metodo sempre più utilizzati nei pazienti affetti da diabete di tipo 2 o iperglicemia. L’idea è quella di mantenere costantemente controllati i livelli di zucchero ematico al fine di migliorare la qualità della vita. Tuttavia, secondo un recente studio statunitense, l’automonitoraggio non offrirebbe gli effetti desiderati.
Un test inutile?
A detta degli scienziati l’auto monitoraggio dei livelli di glucosio nel sangue su pazienti affetti da diabete di tipo 2 non farebbe nulla per migliorare la qualità della vita. Specie nei pazienti che non sono trattati con insulina. È quanto emerge da uno studio randomizzato condotto dai ricercatori della University of North Carolina.
- Leggi anche: Emoglobina glicata o glicolisata
Cos’è l’emoglobina glicata, come viene misurata, i valori normali, alti e rischio diabete.
Lo studio
Lo studio, coordinato dalla professoressa Katrina E. Donahue e Laura A. Young è stato condotto su 450 volontari affetti da diabete di tipo 2, non trattati con insulina. L’età media dei partecipanti era di circa 61 anni, e tutti avevano ottenuto una diagnosi di diabete almeno sette-otto anni prima. Il 75% delle persone reclutate utilizzava un automonitoraggio della glicemia. I volontari sono poi stati suddivisi in tre gruppi: il primo non effettuava l’autocontrollo, il secondo lo usava solo una volta a settimana e il terzo quotidianamente. Ognuno di loro doveva indicare la qualità della vita ed effettuare una misurazione dell’emoglobina glicolisata. Lo studio è durato un anno.
- Leggi anche: Diabete: ricerche e innovazioni che cambiano la vita
Gli enormi sforzi scientifici e le ricerche più innovative nel campo del diabete. Ecco come può cambiare (in meglio) la vita dei pazienti diabetici.
I risultati
Dai risultati è emerso che non c’era alcuna differenza significativa tra chi eseguiva costantemente il controllo della glicemia con chi non lo faceva affatto. Da ciò si conclude che l’automonitoraggio è totalmente inutile nel migliorare la qualità della vita. Tuttavia, gli studiosi ammettono che il metodo è risultato utile nel momento in cui sono stati modificati i farmaci o la dose da assumere. Infine, gli autori dello studio, pubblicato su JAMA, avvisano che i loro dati si riferiscono esclusivamente ai pazienti non trattati con insulina.
- 19/11/2022 Diabete: 3 o 4 tazzine di caffè al giorno aiutano a prevenirlo
- 01/01/2019 Come il diabete causa il declino cognitivo
- 11/12/2018 Diabete, il farmaco Liraglutide o Victoza riduce il rischio di eventi cardiovascolari
- 14/11/2018 Giornata mondiale del diabete: il caffè riduce il rischio di ammalarsi