18 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Malattie metaboliche

Come il diabete causa il declino cognitivo

Uno studio dimostra che il diabete di tipo 2 è associato a un declino della funzione cerebrale nell'arco di cinque anni. I pazienti diabetici hanno un cervello più ristretto

Il diabete di tipo 2 è spesso causa di altre condizioni mediche piuttosto serie, come per esempio le malattie cardiovascolari. Ma, secondo un nuovo studio, c’è anche un’azione dannosa sul cervello che questa malattia metabolica promuove.

Il declino in cinque anni

I ricercatori dell’University of Tasmania di Hobart e della Monash University di Melbourne (Australia) hanno scoperto che il diabete di tipo 2 negli anziani è associato a un declino della memoria verbale e della scioltezza in soli 5 anni. Lo studio, pubblicato sulla rivista Diabetologia (giornale della Associazione Europea per lo Studio del Diabete [EASD]) dimostra che il diabete ha dunque anche un effetto dannoso sulle funzioni cerebrali. Tuttavia, la riduzione della massa cerebrale, o restringimento del cervello, associato all’avanzare dell’età non è risultato essere direttamente associato al declino cognitivo nelle persone senza il diabete, mentre invece coloro che soffrono di diabete evidenziavano una maggiore atrofia cerebrale all’inizio dello studio.

Il rischio di demenza

Già precedenti ricerche hanno dimostrato che il diabete tipo 2 può raddoppiare il rischio di demenza nelle persone anziane. In questo nuovo studio, il dott. Michele e colleghi hanno scoperto che il diabete di tipo 2 era associato con una maggiore atrofia cerebrale e declino cognitivo. Per arrivare a queste conclusioni, i ricercatori hanno reclutato 705 persone di età compresa tra 55 e 90 anni che facevano parte del Cognition and Diabetes in Older Tasmanians (CDOT) study. Tra i partecipanti vi erano 348 persone con diabete di tipo 2 (età media 68 anni) e 357 senza diabete (età media 72 anni). Tutti sono stati sottoposti a risonanza magnetica cerebrale (ventricolo laterale e volume totale del cervello, misure di atrofia cerebrale) e misure neuropsicologiche (funzione globale e sette domini cognitivi) in tre diversi periodi di tempo nel corso di un periodo di follow-up medio di 4,6 anni. I risultati sono stati aggiustati per età, genere, istruzione e fattori di rischio vascolare tra passato o attuali fumatori, infarto, ictus, alta pressione sanguigna, colesterolo alto e Indice di massa corporea (BMI).

I risultati

Gli autori hanno riportato di aver osservato come vi fossero associazioni significative riscontrate tra i pazienti con diabete di tipo 2 e un maggiore calo sia della memoria verbale che della fluenza verbale. Anche se le persone con diabete avevano una maggiore evidenza di atrofia cerebrale all’inizio dello studio – sottolineano i ricercatori – non vi era alcuna differenza nel tasso di atrofia cerebrale tra quelli con e senza diabete nel corso tempo in questo studio. Nelle persone senza diabete di tipo 2, la fluenza verbale è leggermente aumentata, in media, ogni anno (0.004 SD/unità l’anno), mentre è diminuita in quelli con diabete di tipo 2 (0.023 SD/unità all’anno). «Tale accelerato declino cognitivo può contribuire alla difficoltà di eseguire le attività quotidiane e nei comportamenti di salute, come l’aderenza alle cure farmacologiche, che a sua volta può influenzare in male la futura salute vascolare e il declino cognitivo e, eventualmente, un esordio più precoce di demenza nei pazienti con il tipo 2 diabete – scrivono i ricercatori – Contrariamente alle nostre ipotesi e risultati di precedenti studi trasversali, il tasso di atrofia cerebrale in questi 5 anni di studio non media direttamente associazioni tra diabete di tipo 2 e il declino cognitivo. E’ possibile che una maggiore la maturazione di malattie cerebrovascolari che si è verificata nel nostro studio potrebbe essere più propensa a rivelare se esiste un tale rapporto. In più anziani residenti in comunità – concludono gli autori – il diabete di tipo 2 è associato a un declino della memoria verbale e della scioltezza a circa 5 anni, ma l’effetto del diabete sulla atrofia cerebrale può iniziare prima, per esempio nella mezza età, data l’evidenza di una maggiore atrofia cerebrale nelle persone con diabete di tipo 2 all’inizio dello studio. Se questo è il caso, sia interventi farmacologici e stile di vita per prevenire l’atrofia del cervello nelle persone con diabete tipo 2 potrebbe essere necessario iniziare in età più giovane».

Riferimento: Michele L. Callisaya et al. ‘Type 2 diabetes mellitus, brain atrophy and cognitive decline in older people: a longitudinal study’ - Diabetologia (2018). DOI: 10.1007/s00125-018-4778-9.