19 aprile 2024
Aggiornato 22:30
I benefici del rosmarino

Rosmarino, tutte le proprietà della spezia culinaria più apprezzata al mondo

Protegge il fegato, si è rivelato un potente antiossidante, previene il cancro e migliora le funzioni cognitive. Ecco tutti i benefici del rosmarino, confermati dalla scienza

Benefici e proprietà del rosmarino
Benefici e proprietà del rosmarino Foto: Shutterstock

È una delle erbe mediterranee per eccellenza. Compagna immancabile negli arrosti e nei contorni a base di patate. Ma il rosmarino è molto più. Considerato medicamento da millenni, oggi la scienza ne sta rivalutando i suoi utilizzi e le sue virtù medicinali. Impossibile descriverle tutte in un solo articolo: ecco le più importanti scoperte negli ultimi anni. 

Migliora la funzione cognitiva nelle persone anziane
Una ricerca condotta nel 2012 [1] ha messo in evidenza le virtù del rosmarino nei soggetti anziani. Per far ciò sono state reclutate persone con un’età media di 75 anni utilizzando il sistema cognitivo computerizzato Drug Research. Tutti i volontari sono stati sottoposti a valutazione dopo una, due, cinque e sei ore dall’assunzione di un estratto di rosmarino. Già la dose più bassa – 750 mg – di rosmarino era riuscita a ottenere un effetto statisticamente significativo rispetto al placebo. Mentre dosi eccessive (6.000 mg) sembravano produrre effetti deleteri. In sostanza, alle dosi comuni simili a quelle adoperate in cucina, il rosmarino ha mostrato di migliorare la velocità di memoria e le funzioni cognitive.

Previene il cancro
Il rosmarino contiene diversi principi attivi: carnosol, acido carnosico, acido ursolico, acido rosmarinico e uno studio australiano [2] ha voluto vagliarne gli effetti in termini di anti-cancerogenità.  E’ stata dimostrata quindi la capacità del rosmarino di sopprimere lo sviluppo di tumori in diversi organi, tra cui il colon, il fegato, lo stomaco, il seno, il melanoma e la leucemia. «I risultati suggeriscono che i diversi bersagli molecolari modulati dal rosmarino e dai suoi componenti attivi sono utili indicatori di successo nella clinica sul cancro e nella chemio-prevenzione».

Un potente antiossidante che previene il danno epatico
Il rosmarino è da sempre conosciuto come erba antiossidante. Alcuni ricercatori [3] hanno voluto indagare su quali siano esattamente i composti dietro a tale effetto. Per farlo, hanno esaminato i suoi oli essenziali e il relativo effetto che svolgono sui danni epatici inferti dal tetracloruro di carbonio. La composizione chimica è stata determinata mediante gascromatografia e spettrometria di massa, mentre l’attività antiodorante è stata valutata attraverso specifici test denominati DPPH. Dai risultati è emerso che il rosmarino possiede circa 29 composti nel suo olio essenziale, tra cui il 1,8-cineolo (43,77%), la canfora (12.53%), e l’α-pinene (11.51%). Questi hanno dimostrato di avere effetti epatoprotettivi, diminuendo l’attività di ALT e ST. Inoltre, nell’arco di una settimana è stato in grado di invertire in maniera significativa l’attività degli enzimi antiossidanti: catalasi, perossidasi, glutatione perossidasi e glutatione reduttasi.

Il rosmarino svolge effetto ansiolitico e antidepressivo
Uno studio condotto nel 2015 [4] ha mostrato l’effetto del tè di rosmarino nei topi sottoposti a stress e nuoto forzato. Dai risultati è emerso che il suo consumo influenza positivamente gli stati di ansia, di paura e di depressione. Probabilmente per via dei suoi componenti principali: diterpeni, flavonoidi e derivati idrossicinnamici. Al contrario di quanto si pensava, però, la memoria e l’apprendimento non hanno subìto variazioni importanti. «I nostri risultati – spiegano gli scienziati – suggeriscono che la somministrazione di tè di rosmarino esercita effetti ansiolitici e antidepressivi sui topi e inibisce l'attività CHE (Colinesterasi); i suoi principali fitochimici possono funzionare in modo simile come inibitori».

Il rosmarino ha proprietà chemio-preventive e antinfiammatorie
Al fine di comprendere l’attività chemio-preventiva del rosmarino, già identificata in altre ricerche, i ricercatori si sono concentrati sulle sue virtù anti proliferative su cellule tumorali umane e sulle proprietà antinfiammatorie e antiossidanti su colture in laboratorio. Dai risultati è emerso che l’estratto grezzo in alcol di Rosmarino ha avuto effetti significativi anti-proliferativi su cellule leucemiche e del carcinoma mammario. La concentrazione di inibizione era del 50% a diverse diluizioni. Tuttavia, prima di cantare vittoria gli scienziati affermano che «In considerazione delle potenzialità chemio preventive, sono necessari ulteriori studi per esplorare altre proprietà biologiche di questa spezia popolare usato da molte culture in tutto il mondo».

  • Leggi anche: Salvia, tutti i benefici e proprietà che non ti aspetti
    Migliora la memoria, possiede attività euforizzante, mitiga i sintomi dell’Alzheimer ed è un rimedio essenziale per tutte le donne. Ecco tutti gli usi, i benefici e le curiosità di una delle erbe aromatiche più usate in cucina.

Antiradicalico e antibatterico
Alcuni scienziati [7] hanno voluto studiare il livello di antiossidanti forniti dal basilico e il suo effetto antibatterico. Dai risultati è emerso che l’attività antiradicalica era direttamente proporzionale alla quantità di fenoli presenti nel rosmarino. L’estratto metanolico, inoltre, contiene il 30% di acido carnosico, il 16% di carnosolo e il 5% di acido rosmarinico. L’insieme di tali componenti si è dimostrato un eccellente antimicrobico nei confronti di batteri gram-positivi, negativi e lieviti. L’estratto acquoso aveva un effetto decisamente più ridotto. «Da un punto di vista pratico, l’estratto di rosmarino può essere un buon candidato per alimenti funzionali, nonché per i prodotti vegetali e farmaceutici».

[1] J Med Food. 2012 Jan;15(1):10-7. doi: 10.1089/jmf.2011.0005. Epub 2011 Aug 30. Short-term study on the effects of rosemary on cognitive function in an elderly population. Pengelly A1, Snow J, Mills SY, Scholey A, Wesnes K, Butler LR.

[2] Crit Rev Food Sci Nutr. 2011 Dec;51(10):946-54. doi: 10.1080/10408398.2010.490883. Rosemary and cancer prevention: preclinical perspectives. Ngo SN1, Williams DB, Head RJ.

[3] BMC Complement Altern Med. 2014 Jul 7;14:225. doi: 10.1186/1472-6882-14-225. Antioxidant activity of rosemary (Rosmarinus officinalis L.) essential oil and its hepatoprotective potential. Rašković A, Milanović I, Pavlović N1, Ćebović T, Vukmirović S, Mikov M.

[4] Chem Biol Interact. 2015 Jul 25;237:47-57. doi: 10.1016/j.cbi.2015.04.013. Epub 2015 Apr 21. Rosemary tea consumption results to anxiolytic- and anti-depressant-like behavior of adult male mice and inhibits all cerebral area and liver cholinesterase activity; phytochemical investigation and in silico studies. Ferlemi AV1, Katsikoudi A1, Kontogianni VG2, Kellici TF3, Iatrou G4, Lamari FN5, Tzakos AG6, Margarity M7.

[5] Oncol Rep. 2007 Jun;17(6):1525-31. Anti-proliferative and antioxidant properties of rosemary Rosmarinus officinalis. Cheung S1, Tai J.

[6] Free Radic Res. 2006 Feb;40(2):223-31. Antioxidant and antimicrobial activities of rosemary extracts linked to their polyphenol composition. Moreno S1, Scheyer T, Romano CS, Vojnov AA.

[7] Carcinogenesis. 1998 Oct;19(10):1821-7. Dietary administration of an extract from rosemary leaves enhances the liver microsomal metabolism of endogenous estrogens and decreases their uterotropic action in CD-1 mice. Zhu BT1, Loder DP, Cai MX, Ho CT, Huang MT, Conney AH.