19 marzo 2024
Aggiornato 03:30
La crisi del coronavirus

Covid-19, la commissione d'inchiesta della Camera non indagherà sugli ultimi 18 mesi

Sotto la lente l'operato della Cina e il periodo antecedente alla dichiarazione dell'OMS del 30 gennaio 2020. Critici Italia Viva e FdI: «Fatto inaccettabile che vedrà la nostra opposizione in Aula»

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza Foto: Fabio Frustaci ANSA

E' approdata ieri in aula alla Camera per la discussione generale la proposta di una commissione parlamentare d'inchiesta monocamerale sulle cause dello scoppio della pandemia di Covid. La Commissione si occuperà però soltanto di indagare sul periodo antecedente al 30 gennaio del 2020. Resteranno fuori dagli accertamenti dell'organo monocamerale gli ultimi diciotto mesi, quelli in cui la pandemia ha travolto l'Italia. Nel mirino quindi ci sarà l'operato della Cina.

La commissione, si legge infatti all'articolo 2, «ha il compito di esaminare le eventuali responsabilità relative allo scoppio della pandemia di Covid e di accertare l'effettiva congruità del comportamento tenuto dalle autorità degli Stati di origine dell'infezione e colpiti per primi dall'infezione stessa, con riferimento al periodo antecedente alla dichiarazione dell'OMS del 30 gennaio 2020, rispetto all'obiettivo di prevenire la diffusione internazionale del contagio e di assicurare la pronta trasmissione delle informazioni rilevanti ai fini del contrasto della propagazione della pandemia».

A delimitare il periodo su cui la Commissione si dovrà concentrare è stato un emendamento presentato da Pd, M5s e Leu durante l'esame in sede referente nelle commissioni riunite Affari Sociali ed Esteri e approvato col parere favorevole del governo e dei relatori Paolo Formentini (Lega) e Nico Stumpo (Leu). Nella proposta originaria a prima firma Formentini, invece, non c'era alcuna delimitazione di tempo. Sempre attraverso modifiche durante l'esame in commissione si è deciso di escludere l'operato dell'Organizzazione mondiale della sanità tra i temi oggetto di indagine, a differenza di quanto stabilito nel testo originario, in cui si chiedeva di «accertare l'effettiva congruità del comportamento tenuto dalle autorità degli Stati di origine dell'infezione e dall'Organizzazione mondiale».

Di fatto, ha rilevato Gennaro Migliore, deputato di Iv, attraverso tali paletti si è voluto «incentrare l'inchiesta sul caso cinese. È del tutto evidente che in tale ambito la Commissione d'inchiesta non sarà in grado di esercitare le sue prerogative ed i suoi poteri». Il partito di Matteo Renzi, con un emendamento presentato da Lisa Noja, avrebbe voluto che la commissione indagasse sulle misure adottate in Italia per prevenire e contrastare la diffusione del virus sulle conseguenze derivanti al Sistema sanitario nazionale. Ma la proposta di modifica ha ricevuto parere contrario dal governo e dai relatori ed è stata bocciata.

«Le audizioni svolte - ha spiegato il relatore Formentini durante la seduta in commissione - hanno evidenziato la straordinaria ampiezza del campo di indagine. Conseguentemente, da parte di alcuni gruppi di maggioranza si è valutato opportuno circoscrivere l'oggetto dell'inchiesta parlamentare, anche tenuto conto dei tempi disponibili fino alla fine della legislatura». Formentini ha quindi invitato Italia Viva «ad assumere un'iniziativa ad hoc per promuovere un'inchiesta parlamentare incentrata sulle misure assunte a livello nazionale».

Protesta Fratelli d'Italia: «Con un emendamento dell'ultimo momento, la maggioranza vuole stravolgere la funzione della Commissione d'inchiesta sulla gestione della pandemia richiesta da Fratelli d'Italia. Con le modifiche apportate sarà preclusa alla Commissione qualsiasi indagine sull'operato del Governo e di tutti coloro che con esso hanno collaborato dopo il 30 gennaio 2020. Un chiaro tentativo di distrazione di massa teso a nascondere agli italiani quanto avvenuto negli ultimi 18 mesi, evitando che si faccia luce su eventuali responsabilità dei principali attori del precedente Governo Conte e dall'attuale. Un fatto inaccettabile che vedrà la nostra ferma opposizione in Aula», dichiara il capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia, Francesco Lollobrigida.

I tempi d'esame in aula alla Camera della proposta di commissione di inchiesta non si preannunciano brevi: il documento è al settimo punto dell'ordine del giorno di una seduta, quella di martedì, che inizierà alle 15.

(con fonte Askanews)