31 marzo 2023
Aggiornato 07:30
Centrodestra

Giorgetti: «Chiedevamo di più, ma quello che ha stabilito Draghi va bene»

Il leghista Giancarlo Giorgetti, Ministro per lo Sviluppo economico, non appare del tutto soddisfatto dal nuovo decreto che fissa le nuove misure per riaprire il Paese: «Avevamo posto anche altre questioni»

Il Ministro per lo Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti
Il Ministro per lo Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti Foto: Angelo Carconi ANSA

«È un passo in avanti verso le riaperture»: il leghista Giancarlo Giorgetti, ministro per lo Sviluppo economico, non appare del tutto soddisfatto dal nuovo decreto che fissa le nuove misure per riaprire il Paese. Al Corriere della Sera dice: «Noi abbiamo spinto in tutto questo periodo per ottenere qualcosa in più. I numeri dell'epidemia sono confortanti, e dunque il senso di questo decreto è 'stiamo per riaprire'». Non è soddisfatto, spiega, «perché noi avevamo posto anche altre questioni. Siamo rimasti un po' da soli a fare questa parte, ma quello che ha stabilito il presidente Draghi va bene».

«La Lega era per la cancellazione del coprifuoco»

«L'orario del coprifuoco noi lo vedevamo in maniera diversa» spiega ancora il ministro leghista. «L'idea era: i locali chiudano alle 23, ma si dia la possibilità di rientrare successivamente. Ma questa proposta non è stata accolta». La Lega in realtà era per la cancellazione del coprifuoco, ma «in ogni caso - dice Giorgetti - abbiamo chiesto, e la cosa sarà ribadita nel decreto, che quando una regione ha acquisito lo status di zona bianca, il coprifuoco non c'è più. Questo significa che, già oggi, per diverse regioni c'è la possibilità di guardare al futuro con altri occhi. E il coprifuoco, dunque, in parecchi casi finirà prima di quanto non dica la regola generale. È la paura che viene sconfitta dalla realtà».

Gelmini: «Gradualità nelle riaperture, vince l'Italia»

Secondo la ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, di Forza Italia, la gradualità nelle riaperture seguita dal premier Draghi non rappresenta una sconfitta del centrodestra: «Ma quale sconfitta! Vince l'Italia e vincono le forze che sostengono il governo», afferma in una intervista al Corriere della Sera.

«Non mi piace né l'attività di issare bandierine né quella opposta, di indicare vincitori e vinti» prosegue Gelmini. «Abbiamo tutti convenuto sul fatto che la gradualità sia la strada più giusta e di buon senso. I dati molto positivi ci consentono di andare spediti per non chiudere più. La logica non è solo riaprire, ma evitare fughe in avanti e passi indietro. Io sono soddisfatta, è stato trovato un punto di equilibrio».

«Alla fine del mese ci sarà un check delle misure»

Per quanto riguarda il coprifuoco, Gelmini precisa: «Abbiamo condiviso la scelta di abolirlo dal 21 giugno, accorciandolo da subito alle 23 e poi, dal 7 giugno, alla mezzanotte. In questo decreto ci sono scelte importanti, molte delle quali chieste dal centrodestra. I centri commerciali aperti dal prossimo weekend, l'anticipo dei parchi tematici, i matrimoni col green pass, il via ai ristoranti anche al chiuso».

«In Consiglio dei ministri - aggiunge la ministra - è stato ribadito che alla fine del mese ci sarà un check delle misure e sarà valutato l'andamento dei contagi e delle vaccinazioni. Se i dati lo consentiranno ci saranno ulteriori misure di allentamento».

Infine, riguardo a piscine e discoteche, i cui gestori sono furibondi, Gelmini spiega: «Le discoteche dovranno attendere ancora un po', ma speriamo di farle riaprire presto. Nel decreto Sostegni si dovrà tenere conto di questa prolungata chiusura. Quanto ai matrimoni, mi auguro che il Cts prenda in considerazione i protocolli delle categorie senza ulteriori penalizzazioni per il settore eventi».