19 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Centrosinistra

Matteo Renzi: «Conte malato di complottismo»

Il leader di Italia Viva: «Nessuna operazione men che mai segreta per far fuori l'ex Presidente del Consiglio. Su Report andrò al Copasir e in Vigilanza RAI»

Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi
Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi Foto: Angelo Carconi ANSA

«Interessi politici economici che convergevano per far saltare Conte? Il complottismo è la malattia di chi non si assume mai le proprie responsabilità. Ma quali complotti? Un interesse economico per sostituire Draghi con Conte effettivamente c'era: quello dei nostri figli. Il debito pubblico oggi è in mano più sicure. E io sono orgoglioso di ciò che abbiamo fatto da soli, controcorrente». Così in un'intervista al Corriere della Sera il leader di Italia Viva Matteo Renzi.

«Nessuna operazione men che mai segreta» per far fuori l'ex premier, prosegue Renzi: «Ho lavorato alla luce del sole perché pensavo che Draghi fosse meglio di Conte. Dopo le prime settimane lo penso ancora di più. Conte non aveva letto il Pnrr del suo governo come scoprimmo con sorpresa a dicembre 2020. Da quello che dice evidentemente non ha letto neanche quello di Draghi. La svolta tra i due governi è evidente non solo sul Pnrr, ma anche sui vaccini, sulle riaperture, sul ruolo internazionale dell'Italia».

«Su Report andrò al Copasir e in Vigilanza RAI»

«Sono a disposizione per intervenire stasera in diretta a Report e commentare i servizi sapientemente tagliati dalla redazione. Sono certo che Ranucci ? nominato vicedirettore da questa Rai ? mi chiamerà sicuramente. Ci metto la faccia e chiedo par condicio rispetto a chi mi accusa con voce camuffata. E dopo Report sono pronto ad andare al Copasir e in Vigilanza: su questa cosa si va fino in fondo». Così il leader di Italia Viva sul servizio di Report con il colloquio con Marco Mancini.

«Su questa cosa vogliamo solo sapere se la Rai manda in onda dei video falsi. E non per me, ma per i cittadini che pagano il canone e hanno diritto a un servizio pubblico di verità». Circa i rapporti con Mancini «non ho nulla da nascondere. Gli scandali veri sono gli incontri segreti di Davigo, il grande moralizzatore che comunica notizie riservate a Nicola Morra, parlamentare dei Cinque Stelle, in un sottoscala del Csm. Io non sono Davigo, giustizialista con gli avversari e divulgatore di notizie con i parlamentari amici», conclude Renzi.