19 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Fase 3

Matteo Renzi e la tutela del lavoro: «Serve la decontribuzione, non la cassa integrazione»

Il leader di Italia Viva: «Con la decontribuzione si dà una mano vera a salvare i posti di lavoro e si dà un sollievo vero alle aziende. Bene iniziativa Bellanova, altri ministri facciano come lei»

Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi
Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi Foto: ANSA

Per tutelare il lavoro «serve la decontribuzione, non la cassa integrazione». Lo scrive il leader di Italia viva Matteo Renzi, nella sua e-news. Nella presentazione del suo libro 'La mossa del cavallo' a Montecatini, sottolinea, «abbiamo ringraziato Teresa Bellanova per una scelta che è stata poco considerata dalla stampa ma che è la vera scelta strategica, che dovrebbe essere copiata non solo per il settore di Teresa. La Ministra userà 400 milioni di euro non per fare operazioni spot o contributi a pioggia al settore ma per promuovere la decontribuzione».

«Gli imprenditori interessati al provvedimento, insomma, non pagheranno i contributi per il 2020 e questo agevolerà la possibilità di mantenere i posti di lavoro. Perché serve la decontribuzione, non la cassa integrazione. Con la decontribuzione si dà una mano vera a salvare i posti di lavoro e si dà un sollievo vero alle aziende. La scelta che ha fatto Bellanova dovrebbe essere fatta anche da tutti gli altri. E del resto - come scrivo ne 'La Mossa del Cavallo' - la decontribuzione è stata la colonna del JobsAct. Ed è la misura più urgente per aiutare quelle imprese che vogliono rimettersi in marcia. Grazie Teresa. E speriamo che altri colleghi ministri ti copino: le buone idee sono patrimonio di tutti».

Gadda: «Gravi ritardi su invio Pin»

«Si moltiplicano in rete e sui social segnalazioni di cittadini che lamentano gravi ritardi sulla procedura per ricevere a casa il Pin dell'Inps. La parte di Pin che deve arrivare per posta impiega anche 3-4 settimane prima di arrivare. Di chi è la responsabilità? Davvero si può attendere un mese per ricevere una comunicazione del genere in un momento in cui ai cittadini servono risposte immediate?». Lo scrive su Facebook la deputata di Italia Viva Maria Chiara Gadda.

«Il Pin è fondamentale - prosegue Gadda - per poter usufruire di tutti i servizi INPS, ad esempio per poter ricevere il pagamento del bonus baby sitter. Il presidente dell'Inps Tridico ha detto che 8 milioni di cittadini hanno richiesto in queste settimane il Pin dell'INPS: quanti di loro lo hanno effettivamente ricevuto? Quanti sono i cittadini che stanno ancora aspettando? Il disservizio è responsabilità dell'Inps che non invia tempestivamente la comunicazione, o delle Poste che consegnano in ritardo, come scrive sui social l'istituto guidato da Tridico rispondendo ai cittadini? Perché se fosse così, il presidente Tridico anziché giustificarsi sui social dovrebbe attivarsi per trovare una soluzione moderna ed efficiente che risponda alle richieste urgenti dei cittadini».