28 marzo 2024
Aggiornato 23:30
Palazzo Madama

Dl elezioni, scontro in Senato tra Taverna e Casellati: «Polemiche inaccettabili»

Il Presidente del Senato: «Mi si può dire tutto ma che si imputi alla Presidenza un errore informatico mi pare eccessivo. Chiedo scusa ma non posso rimproverarmi nulla»

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«Amareggiata» per quanto successo ieri sul numero legale, ma si tratta di «un errore informatico «non imputabile alla Presidenza». Lo ha detto la presidente di palazzo Madama, Elisabetta Casellati, dopo gli attacchi alla gestione dell'Aula arrivati dalla maggioranza e in particolare dal senatore M5s Primo Di Nicola che ha definito «pericoloso» quanto accaduto ieri sul numero legale. Aggettivo che Casellati non accetta: «Non si deve permettere», ha detto rivolta a a Di Nicola.

E poi ha spiegato: «Sono abituata ad assumermi tutte le responsabilità. Non mi tiro indietro, e sono fortemente amareggiata per quello che è successo ieri pomeriggio sul voto di fiducia. Devo dire che non c'ero io, c'era la presidente Taverna - ha sottolineato Casellati - c'è stato un errore non imputabile a nessuno, e io ho appreso ieri sera alle 20,45 che c'era stato questo problema» sulla mancanza del numero legale. «Si può dire tutto ma imputare alla presidenza un errore informatico mi sembra francamente eccessivo, addirittura definendolo pericoloso...».

E poi Casellati ha rimarcato: «Se non c'era il numero legale, neppure questo è attribuibile alla presidenza, se mancava una maggioranza non è attribuibile alla presidenza». Nel merito delle contestazioni della maggioranza, con diversi senatori che hanno sostenuto di non aver avuto la parola ieri mattina, durante i concitati momenti del voto sulla proposta Calderoli, Casellati ha aggiunto: «Quando uno chiede di parlare, siccome il presidente non ha gli occhi a 360 gradi, ci sono un assistente parlamentare, i senatori segretari, la segreteria generale, per segnalarmelo. Non ho mai negato a nessuno la parola. Calderoli ha chiesto la parola per primo, io sono sceso per il voto di fiducia e la capigruppo. Sulla conduzione di ieri non ho nulla da rimproverare. Chiedo scusa perchè il sistema elettronico non ha funzionato. Ma non posso accettare che qualcuno dica che questa presidenza abbia una responsabilità su un disguido informatico seppur grave. Che con questo si comprometta la democrazia, beh la democrazia è un'altra cosa. Non accetto lezioni da nessuno quanto alla conduzione di questa Aula».

Ma lo scontro divampa, addirittura all'interno dell'Ufficio di Presidenza, con la vice presidente Paola Taverna che prende la parola: «L'Ufficio di presidenza è impersonale, fare nomi e cognomi svilisce le istituzioni», dice con durezza riferendosi alle precisazioni di Casellati. E poi tira in ballo il collega La Russa di FdI: «Io ieri presiedevo in sostituzione del presidente La Russa assente scientemente, conoscendo l'intenzione di far mancare il numero legale». Ha ribattuto Casellati: «Non capisco cosa dice, lei sostituisce e basta. È una volontà di polemica inaccettabile».