17 febbraio 2025
Aggiornato 08:30
La polemica

Francesco Boccia a Fontana: dire «nessuno ce la fa da solo» è semplice realismo

Il Ministro per gli Affari regionali: «Lo ribadisco, nessuno ce la fa da solo. Nemmeno noi». Fontana: «Parole avventate e inopportune». Gallera: «Fatti sforzi titanici, ora rafforzare rete»

Il Ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia
Il Ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia Foto: ANSA

VERONA - «Dire che in questa fase di emergenza Covid-19 nessuno ce la fa da solo non è una critica alle Regioni ma è semplice realismo. Lo ribadisco, nessuno ce la fa da solo. Nemmeno noi. Siamo a Verona con gli operatori sanitari albanesi che da stasera saranno in corsia a Brescia. E gli diciamo grazie. Con le Regioni lavoriamo gomito a gomito e se siamo qui anche oggi è per aiutare chi ne ha più bisogno». Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, arrivando all'aeroporto di Verona per accompagnare i medici e infermieri albanesi diretti agli ospedali di Brescia, dove ha trovato ad attenderlo il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

Fontana: «Parole avventate e inopportune»

Per il presidente della Regione Lombardia sono affermazioni «avventate e inopportune». Attilio Fontana invita Francesco Boccia a «fare il ragionamento inverso. Quale sarebbe la situazione nel Paese se le Regioni non avessero fatto fronte alla emergenza anche nella fase della sottovalutazione del rischio che ha attanagliato il Governo per giorni e giorni? - ha replicato - Basti pensare che in Lombardia abbiamo attivato quasi 1000 terapie intensive da destinare all’emergenza e stiamo lavorando a tutto campo anche per ciò che riguarda le altre necessità. Come ad esempio il reperimento di mascherine e di ventilatori. Mi fermo qui - ha aggiunto - perché in questo momento le energie vanno concentrate in altre più gravi direzioni. Trovo comunque avventate e inopportune, soprattutto per quanto riguarda la Lombardia, le affermazioni del ministro Boccia».

Gallera: «Fatti sforzi titanici, ora rafforzare rete»

In oltre un mese di emergenza Coronavirus in Regione Lombardia «abbiamo fatto sforzi titanici: siamo passati da 724 a 1.600 posti di terapia intensiva, con un aumentato del 110%. Oggi dobbiamo rafforzare la rete territoriale e abbiamo iniziato a farlo». Lo ha detto l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, nel corso della diretta Facebook per fare il punto sull'a diffusione del contagio in Lombardia. Gallera ha spiegato la volontà di aumentare le cosiddette 'degenze di sorveglianza', con strutture come gli alberghi che potranno ospitare «persone che oggi non riescono a trovare un posto negli ospedali, sovra-affollati, e che fortunatamente non hanno bisogno di una struttura ospedaliera».

Nel Bergamasco, ha spiegato Gallera, ci sarà il Winter hotel di Grassobbio, «in cui sono stati già messi alcuni pazienti che erano guariti clinicamente» e che ha 28 posti «a disposizione del territorio», ha spiegato l'assessore. «Domani parte il Cristallo Palace di Bergamo con 120 posti e in settimana l'hotel La Muratella con ulteriori 100 posti». Nella realtà bresciana ci sarà l'area dell'ex Paolo VI che ha 88 posti. Attività come queste «partiranno anche nelle altre aree della regione - ha spiegato l'assessore - per avere maggiore presa in carico dei pazienti che non devono essere ricoverati ma che non possono stare a domicilio».

Fontana: «Per compleanno unico regalo fine emergenza»

«L'unico regalo che potrei desiderare è la fine di questa maledetta emergenza, che sta mettendo a dura prova i lombardi e i nostri ospedali». Lo ha scritto su Facebook il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, che ieri compie 68 anni. «Lavoriamo ogni giorno incessantemente per frenare questo tsunami che ha travolto la nostra regione e ci fermeremo solo quando l'obiettivo sarà raggiunto - ha assicurato Fontana - Voglio però oggi sottolineare la grande coesione e l'impegno senza pari che gli abitanti di questa splendida terra continuano a dimostrare. Sono proprio i lombardi che, più di chiunque altro, mi stanno aiutando in questa battaglia. Sono orgoglioso di voi», ha detto Fontana che ha chiosato con un invito: «Teniamo duro, ce la faremo».