26 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Politiche europee

Il 16 marzo si vota sul MES, Giorgia Meloni al Governo: «Fermate la sottoscrizione di questo folle trattato»

Il Presidente di Fratelli d'Italia: «Ue si occupi di misure per fronteggiare l'emergenza coronavirus». Bagnai: «Il Ministro Gualtieri riferisca alle commissioni Finanze e Bilancio riunite»

Giorgia Meloni, Presidente di Fratelli d'Italia
Giorgia Meloni, Presidente di Fratelli d'Italia Foto: Angelo Carconi ANSA

ROMA - «Mentre il coronavirus sta paralizzando l'intero continente gli euroburocrati continuano a premere per l'approvazione del MES, il fondo 'salva banche tedesche'. Mi auguro che il Governo italiano abbia la decenza di imporre uno stop alla sottoscrizione di questo folle trattato: per affrontare l'emergenza che stiamo vivendo non dobbiamo nemmeno sentir più parlare di vincoli o trattati economicidi». È quanto scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

«Abbiamo un'epidemia da fronteggiare e un'economia nazionale da difendere, di fronte ad una solidarietà europea inesistente dove nazioni come Francia e Germania fermano esportazioni di macchinari per la terapia intensiva e requisiscono mascherine e materiali medici. Il Governo italiano - conclude - ha il sacrosanto dovere di pensare solo al bene della Nazione».

Bagnai: «Parola a Parlamento»

«Abbiamo appreso da fonti di stampa, con stupore e sconcerto, che l'approvazione della riforma del Mes sarebbe stata anticipata dalla riunione Ecofin di aprile a quella di marzo. Una decisione del tutto improvvida, che, se confermata, lascerebbe supporre che nelle sedi europee si intende approfittare dello stato di eccezione causato dalla crisi per sottoscrivere accordi sottraendoli al necessario coinvolgimento dei Parlamenti nazionali». Lo dichiara in una nota Alberto Bagnai (Lega), presidente della Commissione Finanze e Tesoro a Palazzo Madama.

«Per questo motivo - aggiunge - ho formalmente convocato, come presidente della commissione Finanze, il ministro Gualtieri perché riferisca alle commissioni Finanze e Bilancio riunite. Sarebbe estremamente grave se, in una situazione di crisi e con misure restrittive prese a contrasto alla diffusione del Coronavirus, che limitano l'attività parlamentare, si sottraesse al necessario scrutinio del Parlamento una decisione così importante. Sarebbe, invece, un segno di correttezza istituzionale - sottolinea Bagnai - adottare una moratoria nelle sedi europee, finché i Parlamenti, incluso quello europeo, non abbiano ritrovato la loro piena operatività. Confidiamo che il ministro abbia il buonsenso di adoperarsi per questa moratoria, anziché affrettarsi a prendere decisioni alla chetichella».

De Luca (Pd): «Da Lega e FdI dichiarazioni insensate su Mes»

«Dispiace davvero che Lega e Fdi strumentalizzino in modo insensato e sconcertante la vicenda del MES. Li esorto a mettere da parte una squallida propaganda. Stiamo chiedendo tutti da giorni, a gran voce, che ci sia maggiore presenza dell'Europa per coordinare, affrontare, gestire e superare l'emergenza sanitaria, economica e sociale nel nostro continente. E allora, a maggior ragione, in questa fase di incertezza e rischio per la tenuta dell'economia europea e internazionale, gli Stati membri della zona euro hanno assoluto bisogno di consolidare un ombrello protettivo comunitario, uno strumento europeo proprio come il MES, che consenta di difendersi da violente ed inattese crisi economiche, nonché di finanziare e stabilizzare il loro debito pubblico in caso di necessità di risorse straordinarie. Tutto questo serve per sostenere famiglie e imprese colpite dall'impatto del Coronavirus. E allora diciamo stop a polemiche insensate e manteniamo unità, serietà e responsabilità collettiva per superare insieme questi momenti di grande difficoltà». Lo ha detto Piero De Luca, deputato Pd.