23 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Emergenza coronavirus

Coronavirus, decreto legge per sanità e giustizia: ecco le misure varate dal Governo

Sono le principali misure contenute nel decreto all'esame del Consiglio dei Ministri per provare a rallentare la diffusione del Coronavirus. Decreto che dispone poi la chiusura dei Tribunali per due settimane

Tribunale di Milano
Tribunale di Milano Foto: ANSA

ROMA - Assunzioni con contratti di lavoro autonomo, pescando tra specializzandi, personale in pensione, stranieri, con l'immissione di circa 20mila nuovi addetti. E poi centralizzazione e semplificazione degli acquisti del materiale sanitario e incentivi per la produzione, con in particolare il via libera all'acquisto di cinquemila impianti di ventilazione assistita e dei relativi materiali indispensabili per il funzionamento dei ventilatori. Sono le principali misure contenute nel decreto all'esame del Consiglio dei Ministri per provare a rallentare la diffusione del Coronavirus. Decreto che dispone poi la chiusura dei Tribunali per due settimane, in modo da riorganizzare le attività degli uffici giudiziari in base alle misure di contenimento del virus.

20 mila nuove risorse nel SSN

Sul fronte del personale sanitario, il decreto prevede la possibilità di stipulare contratti di lavoro autonomo di sei mesi a medici, infermieri e operatori socio-sanitari e anche all'impiego di medici all'ultimo anno della scuola di specializzazione, e di personale medico e infermieristico in pensione, eliminando il divieto di cumulo. Uno sforzo che dovrebbe portare circa 20mila nuove risorse nel SSN.

Sul fronte delle strutture, le Regioni sono autorizzate ad acquisire «ulteriori prestazioni» da privati accreditati e anche non accreditati, pur di raggiungere gli obiettivi di potenziamento dei posti di terapia intensiva previsti dal Piano. Possibile inoltre attivare «anche in deroga ai requisiti autorizzativi e di accreditamento, aree sanitarie anche temporanee sia all'interno che all'esterno di strutture di ricovero, cura, accoglienza e assistenza, pubbliche e private, per la gestione dell'emergenza Covid-19, sino al termine dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei Ministri in data 31 gennaio 2020. I requisiti di accreditamento non si applicano alle strutture di ricovero e cura per la durata dello stato di emergenza».

Infine, i prefetti potranno requisire anche «strutture alberghiere idonee ad ospitare persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare». Su questo versante, previsto l'intervento sostitutivo dello Stato nei confronti delle Regioni che non rispettano le indicazioni, con la nomina di un commissario ad acta.

Infine, per l'acquisto e la produzione di mascherine e altri dispositivi di protezione sono stanziati 50 milioni di euro e vengono semplificate le procedure. Intanto Consip ha già provveduto a pubblicare il primo bando da 185 milioni per l'acquisto in particolare di ausili alla respirazione.

Tribunali chiusi per 2 settimane

Per quel che riguarda la giustizia, il decreto - ha spiegato il ministro Bonafede - contiene «una serie di misure fondamentali per garantire che gli addetti ai lavori e gli utenti degli uffici giudiziari siano tutelati». Si va dal deposito di atti telematici alla riorganizzazione «in modo che non si debbano creare assembramenti» fino al rinvio delle udienze «che non vengono considerate urgenti». Rinvii «disposti dal vertice dell'Ufficio giudiziario sentita l'autorità sanitaria e il Consiglio dell'Ordine degli avvocati del territorio».

La possibilità di riorganizzare i lavori degli Uffici «in considerazione degli sviluppi dell'emergenza» sarà valida fino al 31 maggio: «Se come tutti ci auguriamo l'emergenza avrà una conclusione prima, piano piano che la situazione migliorerà gli Uffici potranno andare avanti con l'ordinaria attività», ha spiegato Bonafede.