19 marzo 2024
Aggiornato 10:00
La polemica

Matteo Salvini: «Impensabile che Conte non riesca a contattarmi»

Il leader della Lega: «Mio telefono sempre acceso. Periodo tax free per agevolare ripresa nelle zone interessate da provvedimenti restrittivi. Governo ritiri dl intercettazioni, parliamo di cose serie»

Il leader della Lega, Matteo Salvini
Il leader della Lega, Matteo Salvini Foto: Angelo Carconi ANSA

ROMA - «Il mio telefono è acceso giorno e notte, rispondo quotidianamente a decine di persone le più diverse. Se il Presidente del Consiglio vuole parlarmi è il benvenuto, non è pensabile che con i suoi potenti mezzi non riesca a rintracciarmi». Così in una nota il leader della Lega, Matteo Salvini.

Salvini: «Periodo tax free per agevolare ripresa»

«Mi giungono molti messaggi preoccupati: l'emergenza Coronavirus ha purtroppo anche gravi ripercussioni economiche su famiglie e imprese. Siamo pronti a dare una mano con suggerimenti concreti. Serve lo stop a versamenti Iva, Irap, Irpef, contributi Inps e altri adempimenti fiscali per attività commerciali, artigiani, liberi professionisti e categorie produttive colpiti dalle ordinanze restrittive. Il Governo dovrebbe, inoltre, riunire le banche per verificare lo slittamento delle rate dei mutui».

«Per agevolare la ripresa delle zone interessate ai provvedimenti restrittivi, in particolare nelle grandi città come Milano che stanno risentendo pesantemente del blocco delle attività, bisognerebbe pensare - propone - ad un periodo tax free. Suggeriamo inoltre un piano strutturato che preveda l'estensione a tutto il territorio nazionale di questo tipo di provvedimenti, pretendendo dalla Commissione Europea lo scorporo dai parametri di deficit di tutte le iniziative economiche messe in campo per fronteggiare la grave crisi sanitaria in cui si trova l'Italia», conclude.

«Governo ritiri dl intercettazioni, parliamo di cose serie»

«È surreale che governo e maggioranza stiano facendo il braccio di ferro sulle intercettazioni nell'aula della Camera. Il governo ritiri il decreto e il Parlamento si occupi di cose serie: siamo in mezzo a un'emergenza sanitaria ed economica e siamo disponibili a sederci a un tavolo per trovare soluzioni. Per quanto ci riguarda stiamo già ascoltando tutte le categorie produttive per capire difficoltà e criticità. Domani mattina annunceremo le nostre proposte per famiglie e imprese che stanno pagando le conseguenze del Coronavirus».

Lega: «Deputati bloccati al Nord, Fico risponda su vulnus»

Il deputato della Lega, Roberto Turri, intervenendo nell'aula di Montecitorio questa mattina, ha posto il problema dei colleghi parlamentari impossibilitati a venire a Roma a causa dell'emergenza coronavirus e all'assenza di controlli per entrare nel palazzo. «Io - ha detto - mi aspettavo che ci fosse un controllo all'ingresso, perché qui oggi arrivano tutti i parlamentari che vengono da ogni parte d'Italia, anche dal nord, quindi forse era il caso che la Camera adottasse delle misure un attimo di controllo, e invece nulla».

Turri ha chiesto anche al presidente di turno dell'aula di porre il problema dei parlamentari assenti a Roberto Fico. «Alcuni parlamentari, oggi, non possono venire qui, perché sono chiusi nel loro territorio, quindi, credo che qui ci sia un vulnus, viene privata la possibilità, il diritto che ha un parlamentare di venire qui e di esprimere il proprio consenso. Quindi, io le chiedo, presidente, se può far rispondere il Presidente Fico su questo interrogativo».

De Petris: «Politici come Salvini irresponsabili»

«I leader politici come Salvini che, pur di attaccare il governo, speculano sulla paura, sono degli irresponsabili e contribuiscono a diffondere un panico ingiustificato. E' questo clima che porta ad assurdità come l'assalto ai supermercati di ieri o l'oscena speculazione economica sui farmaci», dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

«Attribuire la responsabilità della diffusione del virus alla decisione di bloccare i voli con la Cina - prosegue la presidente De Petris - è una fantasia adoperata ai soliti fini di bassa e incosciente propaganda. E' evidente che quella decisione con la diffusione del Coronavirus non c'entra niente. E' invece molto probabile che l'elevato numero di casi individuati in Italia dipende semplicemente dal fatto che da noi, a differenza che in altri Paesi europei, il Sistema sanitario nazionale funziona e i controlli si fanno».