Coronavirus, Matteo Salvini accusa Conte: «Il Premier non può dirsi sorpreso, è pagato per risolvere problemi»
Il leader della Lega: «Se a livello governativo qualcuno ha sottovalutato, dovrà chiedere scusa agli italiani e dimettersi anche in politica chi sbaglia deve pagare»
MILANO - «Ancora venerdì dicevano che era tutto sotto controllo: qualcuno dovrà chiedere scusa agli italiani. Se a livello governativo qualcuno ha sottovalutato, dovrà chiedere scusa agli italiani e dimettersi anche in politica chi sbaglia deve pagare». Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini, ospite su La7, accusando Giuseppe Conte: «Il presidente del Consiglio non può dirsi 'sorpreso' dei casi, perchè è pagato per risolvere i problemi degli italiani».
Salvini: «Governo tentenna, non è momento mezze misure»
«Non è il momento delle mezze misure: mi sembra ancora che nel governo ci sia qualcuno che dice 'vediamo, pensiamo, volontario...' I medici da settimane chiedevano la quarantena per i soggetti a rischio e sono stati ignorati. Ora vanno isolati coloro che sono stati a contatto. Se l'Italia è l'unico paese europeo che ha questi problemi, è evidente che qualcuno non ha fatto il suo dovere. Qualcuno deve spiegare agli italiani perchè ci si è mossi a fine febbraio quando l'allarme è di fine dicembre e le richieste pressanti della Lega sono da gennaio. Non vorrei essere profeta di sventura ma immagino che i medici che dicono che presto il fenomeno sarà esteso a tutte le regioni non siano dei matti», ha aggiunto.
Molinari: «Subito dl coronavirus»
«Subito in Parlamento il decreto emergenza Coronavirus. Il governo spieghi al Parlamento cosa intende fare e perché l'Italia è diventata il terzo Paese nel mondo per numero di contagi. Invece di portare in Aula, con evidente perdita di tempo, provvedimenti sulle intercettazioni, il governo sia responsabile, almeno una volta, e informi il Parlamento». Così il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari.
«Da parte nostra esprimiamo massima solidarietà e vicinanza a tutti i medici, gli infermieri e i volontari che stanno lavorando negli ospedali. Faremo la nostra parte coerentemente con le posizioni annunciate fin dall'inizio per un massimo rigore, a protezione dei cittadini. Facciamo solo notare che se ci avessero ascoltato invece di insultarci oggi il Paese e i cittadini avrebbero qualche problema in meno», conclude Molinari.
Lega: «Votare dl emergenza e poi stop a lavori Camere»
«Fateci votare i piani per contrastare le emergenze di questo delicato momento e ci veniamo anche a piedi a Roma, ma poi sospendete le attività, decurtando tutto lo stipendio fino a quando necessario». Così su Facebook Luca Toccalini, coordinatore federale Lega Giovani e Deputato. «Ogni giorno incontriamo centinaia di persone, stringiamo mani, prendiamo aerei e treni. Domani, in più di mille tra deputati, collaboratori, funzionari e giornalisti ci ritroveremo a Montecitorio, da tutta Italia. Anche dalle zone dove sono stati accertati casi di Coronavirus. Ho sempre pensato che i politici debbano dare il buon esempio, non si possono chiedere sacrifici agli italiani chiudendo scuole e attività lavorative, invitandoli a limitare la socialità e contestualmente tenere aperto un Parlamento per discutere il Decreto Intercettazioni», conclude.
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