29 marzo 2024
Aggiornato 07:00
La polemica

Matteo Renzi e il caso Azzolina: «Dai 5 Stelle doppia morale, già vista sulle banche»

Il leader di Italia Viva: «Per molto meno a Madia fu fatto processo su social. Oggi di Lucia Azzolina i grillini e il Fatto Quotidiano non parlano. Zitti, silenzio, imbarazzo»

Matteo Renzi, leader di Italia Viva
Matteo Renzi, leader di Italia Viva Foto: ANSA

ROMA - «Il ministro della scuola, Lucia Azzolina, è stata accusata di plagio per aver citato senza virgolette alcuni testi nel suo lavoro finale alle Scuole di Specializzazione. Non so se questa accusa sia vera o falsa. E aggiungo che mi interessa molto di più capire che idee abbia il Paese sul futuro della scuola, non sul passato del ministro». Lo scrive il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, nella sua e-News.

«C'è una cosa però che mi sembra molto ingiusta: la doppia morale. Molti deputati grillini e il quotidiano 'Il Fatto Quotidiano' attaccarono pesantemente infatti Marianna Madia per una presunta accusa di plagio che una commissione ufficiale - chiamata a verificare - escluse ufficialmente. Per molto meno, insomma, alla Madia fu fatto un processo sui social, sui media, nei talk show - aggiunge -. Oggi di Lucia Azzolina i grillini e il Fatto Quotidiano non parlano. Zitti, silenzio, imbarazzo. E nessuno che nei talk o nei commenti sottolinei come sia vergognoso questo atteggiamento. Niente di sorprendente, sia chiaro: si chiama doppia morale».

«L'abbiamo già vista sulle banche, sui processi, sui finanziamenti al Blog di Beppe Grillo. Ipocrisia, allo stato puro: tutti lo sanno, nessuno ha il coraggio di ammetterlo. E il fatto di essere ormai abituato all'ipocrisia senza fine di questa doppia morale non mi impedisce di mandare un grande abbraccio a Marianna per ciò che ha dovuto sopportare - conclude Renzi -. Siamo in partiti diversi, lo so, ma il rispetto della verità è più importante dell'appartenenza politica».

Se il Pd imita Bernie Sanders perde

«Se pensano che la soluzione sia davvero aprire alle Sardine, alla società civile recuperando un rapporto con la Cgil o assorbendo Leu, noi di Italia viva non saremo in difficoltà. Anzi, ci si apre un'autostrada. Spostandosi sulla piattaforma di Corbyn o di Sanders si perde». Ne è convitno l'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, che in un'intervista al Corriere della Sera, afferma: «Rimango affezionato alla nostra riforma costituzionale: se fosse passato il referendum avremmo avuto stabilità. Invece ci siamo condannati a governi annuali, rimpasti, cambi di alleanze. Ma è un tema che non mi riguarda più. Più che di rimpasti parlerei di nuove idee: quelle - afferma il leader di Italia Viva - faranno la differenza, non le poltrone».