19 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Banche

Consiglio dei Ministri notturno su Popolare di Bari. Fallisce il blitz salva-banca, Governo «spaccato»

Il Cdm straordinario, convocato alle 21 di ieri, è iniziato con un'ora di ritardo per le forti polemiche e non ha portato all'approvazione di provvedimenti. Franceschini a Renzi: «No a minacce»

La facciata di Palazzo Chigi
La facciata di Palazzo Chigi Foto: ANSA

ROMA - Il caso della Banca Popolare di Bari (Bpb), commissariata dalla Banca d'Italia, spacca il governo. Il Consiglio dei ministri straordinario, convocato alle 21 di ieri con all'ordine del giorno il decreto per il salvataggio della Bpb, è iniziato con un'ora di ritardo per le forti polemiche e non ha portato all'approvazione di provvedimenti. Il decreto, spiega il comunicato di Palazzo Chigi, sarà presentato al prossimo Cdm.

L'«assenza dei renziani»

Italia Viva non ha partecipato alla riunione del Consiglio, sottolineando che il governo Renzi è stato molto criticato proprio per le norme sulle banche che ora vengono riproposte dall'attuale governo senza alcuna consultazione. Insomma «grave punto di rottura nel merito e nel metodo». Reagisce il capo delegazione del Pd al governo, il ministro per i beni culturali Dario Franceschini, che accusa Iv di andare avanti a suon di inutili minacce. Poi Iv torna sui suoi passi spiegando di non avere intenzione di aprire una crisi di governo. Luigi Di Maio, da parte sua, ha parlato della necessità di «un'ampia riflessione» prima di varare provvedimenti in Cdm. «Bisogna capire a chi sono stati prestati i soldi che poi non sono più rientrati». Il Consiglio dei Ministri, dunque, ha rinviato l'approvazione del decreto ma ha espresso «la determinazione ad assumere tutte le iniziative necessarie a garantire la piena tutela degli interessi dei risparmiatori e a rafforzare il sistema creditizio a beneficio del sistema produttivo del Sud, in maniera pienamente compatibile con le azioni di responsabilità volte ad accertare le ragioni che hanno condotto al commissariamento della Banca».

Franceschini a Renzi: «No a minacce»

Botta e risposta tra il Pd e Italia Viva sull'ultima delle questioni che ha creato tensioni nel governo, quella sulla Banca Popolare di Bari. Al Consiglio dei Ministri che si è occupato della vicenda i ministri renziani non hanno partecipato. «I ministri del Pd hanno partecipato al Consiglio dei Ministri. In ogni scelta di governo, e a maggior ragione quando si tratta di tutelare i risparmi dei cittadini - dice il ministro per i beni culturali, Dario Franceschini, capo delegazione del Pd - noi mettiamo doverosamente senso di responsabilità. Le minacce, le aggressioni agli alleati, le assenze per fare notizia, le lasciamo ad altri». A stretto giro la replica di Italia Viva, da parte del capogruppo al Senato, Davide Faraone. «Franceschini faccia i nomi di chi secondo lui ha minacciato e aggredito. Noi - sostiene Faraone in una nota - non abbiamo partecipato al Cdm perché, a differenza di Franceschini, non siamo stati coinvolti sul merito e nel metodo delle scelte sulla Popolari di Bari».

Il comunicato del Consiglio dei Ministri

Il Consiglio dei ministri si è riunito, venerdì 13 dicembre 2019, alle ore 22 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Riccardo Fraccaro. E' quanto informa un comunicato di Palazzo Chigi. Il Ministro dell'economia e delle finanze, Roberto Gualtieri, ha svolto un'informativa sulle decisioni adottate dalla Banca d'Italia, con riguardo alla Banca Popolare di Bari. Il Ministro ha riferito che la Banca d'Italia ha disposto lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e controllo della Banca Popolare di Bari e ha deliberato la sottoposizione della Banca stessa alla procedura di amministrazione straordinaria, ai sensi degli artt. 70 e 98 del Testo unico bancario.

Banca d'Italia ha nominato Enrico Ajello e Antonio Blandini commissari straordinari e Livia Casale, Francesco Fioretto e Andrea Grosso componenti del comitato di sorveglianza. Dopo ampia discussione, il Consiglio dei ministri ha espresso la determinazione ad assumere tutte le iniziative necessarie a garantire la piena tutela degli interessi dei risparmiatori e a rafforzare il sistema creditizio a beneficio del sistema produttivo del Sud, in maniera pienamente compatibile con le azioni di responsabilità volte ad accertare le ragioni che hanno condotto al commissariamento della Banca. Il Consiglio dei ministri è terminato alle 22.40.