27 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Emergenza sbarchi

Caso Mare Jonio, Bonino e Orfini pungolano Zingaretti: «Da Conte nessuna discontinuità»

Il Deputato del PD: «Continuiamo a far finta di niente?». La leader radicale e Senatrice di +Europa: «Conte 2? Le premesse mi sembrano negative»

La nave «Mare Jonio»
La nave «Mare Jonio» Foto: ANSA

ROMA - «Per giorni ho sperato in un atto di discontinuità da Giuseppe Conte, ma i profughi sono ancora sulla Mare Jonio. A questo punto è a Nicola Zingaretti, Graziano Delrio e Andrea Marcucci che lo chiedo: perché non esigiamo che sbarchino subito? O davvero possiamo continuare come se niente fosse?». Così su Twitter Matteo Orfini, deputato del PD.

Bonino: «Su Alan Kurdi e Mare Jonio nessuna discontinuità»

«Malgrado le promesse di discontinuità, sulla vicenda della Mare Jonio e della Alan Kurdi la condotta del Presidente del Consiglio e quella dei ministri del M5S Toninelli e Trenta continua a essere uguale a quella di Salvini e sembra confermare un atteggiamento fondato, in forza di legge, su due presupposti intollerabili: la criminalizzazione delle organizzazioni non governative che prestano attività di soccorso e la 'proibizione' dell'approdo in Italia per i profughi da esse salvati». Lo scrive in una nota la leader radicale e senatrice di +Europa Emma Bonino, dopo avere appreso che il divieto di ingresso in acque italiane per la nave Alan Kurdi era stato firmato dai Ministri Salvini, Trenta e Toninelli.

«Conte 2? Premesse negative»

«Siamo alla violazione dei diritti umani come presupposto dell'attività di governo. Come ha spiegato giovedì scorso al presidente incaricato la delegazione di +Europa, su questo piano - aggiunge Emma Bonino - oltre che sull'abolizione dei decreti sicurezza approvati dal governo 'Conte I', si dovrà misurare non solo la discontinuità, ma anche la razionalità del governo 'Conte 2' sui temi dell'asilo e dell'immigrazione. Le premesse, a vedere quel che sta succedendo nel Mediterraneo, mi sembrano negative».

Sereni: «Far sbarcare persone sulla nave Mare Jonio»

«Consentire alle persone ancora sulla Mare Jonio di sbarcare». E' l'appello di Marina Sereni, della segreteria del Pd. «Stiamo lavorando ad un nuovo governo che abbia tra i suoi obiettivi prioritari la modifica dei decreti sicurezza, secondo le indicazioni del Capo dello Stato, e l'approvazione di una nuova legge quadro sull'immigrazione, oltre che il rilancio di una forte iniziativa dell'Italia in Europa per cambiare il Regolamento di Dublino. Intanto però - ricorda - ci sono 34 persone disperate in mare che, in dispregio delle convenzioni internazionali e dei più elementari diritti umani, vengono tenute prigioniere su una nave per iniziativa dell'ormai ex Ministro dell'Interno. Ci appelliamo a chi ha l'autorità e la possibilità affinché, in questa ennesima assurda e disumana vicenda, si faccia prevalere il rispetto della Costituzione - conclude - delle leggi e del diritto internazionale e si facciano sbarcare tutte le persone ancora a bordo della Mare Jonio».