Maurizio Martina «indossa» l'elmetto: Combatto Salvini da sempre e penso che sia un problema per il Paese
Il candidato alla Segreteria del PD: «No al reddito di cittadinanza, si a politiche attive del lavoro. PD? Basta con l'ossessione dei renziani e degli anti renziani»

ROMA - «Combatto Salvini da sempre e penso che lui sia uno dei grandi problemi di questo paese. Sono stato sulla Sea Watch e sono andato a fine agosto davanti alla Diciottti a Catania perchè contrasto la sua pericolosa propaganda sulla pelle delle persone». Lo ha affermato Maurizio Martina, uno dei candidati alla segreteria del Pd, intervenendo al Agorà. «Quando vado in giro per i territori e ascolto la voce degli imprenditori, degli artigiani o dei commercianti sento una grande preoccupazione per le scelte che questo governo sta facendo e questa responsabilità - sottolinea - è anche di Salvini».
No al reddito di cittadinanza
In merito alle proposte per rilanciare la crescita e l'occupazione, Martina afferma che utilizzerebbe in altro modo le risorse spese per il reddito di cittadinanza. «Farei un'operazione più legata alle politiche attive del lavoro abbattendo il costo del tempo indeterminato, che è la vera questione su cui noi dovremmo lavorare».
Bisogna guardare avanti
Poi un riferimento a Nicola Zingaretti, l'altro «sfidante» alle primarie di domenica prossima. «La differenza tra me e Zingaretti? Bisogna guardare avanti - conclude Martina -, al futuro senza usare schemi del passato. Lui interpreta legittimamente uno schema classico di centrosinistra che secondo me non è adeguato alle sfide che abbiamo di fronte».
Voglio salvare il Pd
«Basta dividerci, basta aiutare la destra. Un grande partito vive di pluralità e di unità. Io mi sono candidato per salvare il Pd proprio da queste logiche. Questo è il cambiamento che propongo: più valore ai nostri iscritti ed elettori, idee più chiare e radicali che caratterizzino le nostre battaglie per l'uguaglianza». Così Maurizio Martina in un'intervista al Corriere della Sera.
Basta ossessione renziani e non
«Basta con l'ossessione dei renziani e degli anti renziani - ha aggiunto Martina -. Io non ci sto, a me non interessa il terzo tempo di questo film. Io voglio i democratici. Solo i democratici. Intransigenti sui valori e riformisti nelle idee. Chiedo un passo avanti di tutti, non un passo indietro di qualcuno, io sono in campo per questo. Ricordiamoci che fuori di noi c'è il destino dell'Italia. Vinco e faccio subito una segreteria unitaria, credibile, giovane, anche con amministratori locali in prima linea nei territori. Un comitato nazionale aperto per le europee e 10mila comitati per la nuova Europa in tutto il Paese a partire dai circoli Pd. E un governo ombra aperto alla società e a tutte le forze che sentono come noi la responsabilità di un impegno patriottico per l'Italia», ha concluso.
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