19 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Centrosinistra

Matteo Renzi e la Sinistra: «Io non sarei stato nel Pci, vengo da un'altra cultura»

L'ex Premier: «Sto con Clinton, Blair e Obama. Penso che la politica sia più forte del populismo, penso che la cultura sia più forte dell'ignoranza. Non credo al messaggio che danno i 5 stelle, uno vale uno»

L'ex Premier Matteo Renzi
L'ex Premier Matteo Renzi Foto: ANSA

ROMA - Altro che «tornare in mezzo alla gente come il Pci», Matteo Renzi non pensa che sia questa la soluzione per i problemi del centrosinistra e precisa: «Io non sarei stato nel Pci». Durante la presentazione del suo libro «Un'altra strada», l'ex premier risponde così a chi gli chiede se il partito debba tornare ad essere più vicino ai cittadini, come era Il Pci. No, dice Renzi, «primo, perché il Pci non vinceva mai». Secondo, «io non sarei stato del Pci, vengo da un'altra cultura».

Sto con Clinton, Blair e Obama

Aggiunge Renzi: «Io rivendico con forza la mia appartenenza alla grande famiglia democratica di Clinton, Blair, Obama. Contesto chi a sinistra dice che la causa è la globalizzazione, ha la stessa credibilità di chi dice che vuole bloccare il tramonto o l'alba». Peraltro, conclude, «noi abbiamo messo miliardi sulle periferie, non se ne è accorto nessuno... Se vogliamo fare discussioni serie non dobbiamo dire 'ricordiamoci la Dc, il Pci...'. Dobbiamo dare un'anima ai nostri temi».

Calenda? Condivido sue idee, ma su listone deciderà Pd

Matteo Renzi condivide l'idea di Europa di Carlo Calenda, ma non intende pronunciarsi sulla strategia da adottare per le prossime elezioni europee. Presentando il suo ultimo libro, Renzi spiega: «Io sono in campo per una battaglia culturale, educativa e politica. Considero la battaglia per le europee una grande battaglia. Ma non sono più in prima fila nel dibattito della politique politicienne». Aggiunge Renzi: «Ecco perché, condividendo l'idea che ha Carlo sull'Europa, non ho messo bocca: sarà Nicola Zingaretti, o Maurizio Martina o Roberto Giachetti a decidere in quale forma presentarsi alle europee».

Non lavoro alla costruzione di un nuovo partito

«Questo libro non è sul Pd. Non troverete nessuna riflessione sul dibattito congressuale. Un'altra strada rispetto al Pd? Questa è un'altra strada rispetto al governo del populismo». Ha aggiunto Renzi: «Il tema del nuovo partito non è un tema all'ordine del giorno. Io ho scelto di fare una battaglia culturale dentro la politica italiana, ma non sono impegnato nella costruzione di una nuova formazione».

Populismo è fenomeno passeggero, la politica è più forte

Per Matteo Renzi il populismo è «un fenomeno passeggero». «Credo che il populismo sia un fenomeno passeggero, lo è sempre stato. Chi riesce a non essere provinciale si rende conto che stiamo facendo una discussione globale, importantissima. Non è una questione che si risolve su Salvini e Di Maio, una questione molto più ampia, molto più grande.» Aggiunge Renzi: «Penso che la politica sia più forte del populismo, penso che la cultura sia più forte dell'ignoranza. Non credo al messaggio che danno i 5 stelle, uno vale uno. Davanti alla legge valiamo allo stesso modo, ma non è vero che il futuro è di chi non studia, non lavora, non fa fatica. Quando andate a cercare il medico bravo non dite uno vale uno, allo stesso modo la politica tornerà di modo. Chi parla del tunnel del Brennero parla di cose che non conosce». Per Renzi «tornerà il tempo della competenza e della preparazione».