28 marzo 2024
Aggiornato 23:30
Maranello al centro del mercato piloti

Hakkinen boccia Raikkonen: «Il rinnovo con la Ferrari? Mah...»

L'ex campione del mondo finlandese rifila una stoccata al collega e connazionale: «In Bahrein ha corso bene, ma dovrebbe farlo sempre». Intanto Arrivabene svela un retroscena: «Gli abbiamo costruito la macchina su misura»

MARANELLO - Per i dirigenti Ferrari, gli ultimi entusiasmanti risultati di Kimi Raikkonen sembrano aver tolto ogni residuo dubbio sul rinnovo del contratto del finlandese, che scade alla fine di quest'anno. Ma non tutti gli addetti ai lavori la pensano allo stesso modo. È il caso di Mika Hakkinen, suo connazionale, già due volte campione del mondo, nonché il pilota che, 13 anni fa, fu sostituito alla McLaren proprio dallo stesso Raikkonen. L'ex iridato non è sicuro che Maranello stia per prendere la decisione corretta: «In questa fase è difficile analizzare se questa sia la scelta giusta o sbagliata per loro».

Meglio l'altro finlandese Bottas
Nemmeno la rimonta del ferrarista fino al secondo posto nell'ultimo Gran Premio del Bahrein ha convinto lo storico rivale di Michael Schumacher: «Kimi ha corso quella gara come doveva – ha dichiarato in un'intervista rilasciata a un suo sponsor – Conosciamo già la sua velocità e il suo talento. Ma un pilota esperto come lui dovrebbe regolarmente esprimere le prestazioni che abbiamo visto in Bahrein». Un fuoco di paglia non basta, insomma. Il 46enne ha invece riservato parole di elogio al suo pupillo Valtteri Bottas, portacolori della Williams anch'egli reduce da una prestazione maiuscola a Sakhir, dove ha resistito fino al traguardo agli attacchi di Sebastian Vettel: «Valtteri ha dimostrato come riesca a gestire bene la pressione – ha sottolineato – Esattamente i nervi saldi che servono a un pilota in lotta per il titolo mondiale». Un consiglio velato per il futuro della Ferrari?

Una monoposto su misura
Ma la dirigenza del Cavallino rampante, benché a distanza, risponde alle dichiarazioni dell'ex bandiera McLaren. La resurrezione di Kimi Raikkonen dal periodo buio del 2015 non è un caso fortuito, bensì il frutto della sua reazione psicologica abbinata ad un impegno preciso della squadra a suo sostegno. È stato lo stesso team principal Maurizio Arrivabene, infatti, a chiedere espressamente ai progettisti di disegnare una monoposto più adatta allo stile di guida del finnico: «Ricordo che era il 10 o il 12 dicembre – ha rivelato il numero uno rosso – Parlavo con il capo progettista Simone Resta e con Rory Byrne mentre guardavamo un'immagine della SF15-T. E chiesi loro se potessero trasferire un po' più di peso all'anteriore, perché a Kimi, come a Sebastian, piace sentire la vettura in quel modo. Loro mi risposero che avevano bisogno di sei mesi. Io chiesi cosa potessero fare in tre e loro ribatterono che avrebbero dovuto lavorare praticamente giorno e notte. Così dissi: 'Ok, lavorerò anch'io insieme a voi. Andiamo'». Il resto, come si suol dire, è storia.