Salvini: "Risponderemo a Ue educatamente". Sabato inizia il confronto con Juncker
Il governo va avanti. "Convinti che sia nell'interesse dell'Italia e dell'Ue" commenta Conte

ROMA - «Sabato sera sono a cena con il presidente Juncker. Inizia il confronto sulla manovra e avremo la possibilità finalmente di poter parlare distesamente, di illustrare la manovra. Siamo convinti che sia un'ottima manovra nell'interesse dell'Italia ma anche dell'Europa». Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, risponde ai cronisti a Montecitorio a proposito della bocciatura della commissione europea alla manovra economica. "Un presidente del Consiglio che non si preoccupi dello spread sarebbe un irresponsabile. Ma continuiamo a lavorare per le riforme che fanno bene al Paese, agli italiani. Convincerò gli interlocutori europei che questa è la strada migliore per noi e per loro» ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al termine della cerimonia per i 95 anni del Cnr.
"Risponderemo educatamente»
"Risponderemo educatamente». Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini, lasciando la sede di Confcommercio, ha commentato la lettera di bocciatura arrivata dalla Commissione Europea sulla manovra italiana. «Non possiamo cambiarli, siamo convinti dei numeri, poi fra un anno ne riparliamo. Fra un anno uno mi può dire se le cose sono andate peggio o meglio ma non bisogna avere pregiudizi». Salvini, a Montecitorio, conferma che i target della manovra non cambieranno a causa della bocciatura. «Avere un pregiudizio a prescindere mi sembra irrispettoso - aggiunge il vicepremier - io non vado a commentare la manovra economica del Lussemburgo, dell'Austria o della Francia».
Resta ottimismo
"Contiamo sul fatto che ci lascino lavorare serenamente» ha proseguito Salvini, che sembra ottimista: «Spiegheremo più nel dettaglio le riforme strutturali, il codice degli appalti, la sburocratizzazione, le spese per investimenti - dice - Loro si occupano molto di spese correnti, di riforma Fornero, ma c'è una spesa investimenti assolutamente notevole». Dopo il voto di maggio inoltre, osserva il leader della Lega, «cambieranno gli equilibri sia nella commissione che nel Parlamento» europeo. Quanto alle sanzioni Salvini dice: «Mi sembrerebbe irrispettoso, non nei confronti del governo ma del popolo italiano, che è un contribuente netto per decine di miliardi di euro. Sanzionare chi ti paga miliardi per una manovra di crescita mi sembrerebbe strano».
Se il Paese cresce il debito scende
"Fatto salvo il principio guida, che è investire su lavoro, pensioni e partite IVA, se si vuole mettere di più sugli investimenti sono disponibilissimo a ragionare con tutti, basta che non ci impongano. Se il Paese non cresce il debito sale, se invece il Paese cresce il debito scende. Io sono disponibilissimo a incontrare anche domattina Junker e Moscovici». "L'Italia è un paese appetibile, ha tante aziende appetibili, l'economia italiana è sana, se qualcuno gioca contro vuol dire che ha interessi economici». Il problema non è la manovra: «Hanno taciuto su manovre che hanno danneggiato il paese, mi stupisce il fatto che eccepiscano su una manovra che lo fa ripartire il paese». In ogni caso non sarà la Commissione europea a mettere all'angolo il governo «anche perché a maggio si vota, i cittadini europei voteranno. C'è la fiducia degli italiani e questo mi basta». Quanto al problema delle vendite allo scoperto, Salvini spiega che l'esperto è Giorgetti ma si limita a osservare che «se uno vende deve vendere, non farlo per finta ma questo non dipende dal governo. Ci sono autorità di controllo che stanno facendo il loro dovere».