6 novembre 2024
Aggiornato 03:00
Immigrazione

Claviere, la Francia lo chiama "incidente". Ma Salvini non ci crede: "Non accettiamo scuse"

La procura di Torino ha aperto un fascicolo per il reato di trasporto di stranieri irregolari nel territorio italiano. E chiederà un ordine investigativo europeo

La chiesetta di Claviere che ospita il presidio di migranti Chez Jesus presidiata dalla Polizia
La chiesetta di Claviere che ospita il presidio di migranti Chez Jesus presidiata dalla Polizia Foto: ANSA

CLAVIERE (TORINO) - Lo chiamano "sconfinamento", lo definiscono un "errore». La prefettura francese di Hautes-Alpes ha ammesso che un furgone della gendarmeria francese ha "scaricato" alcuni migranti a Claviere, alta Valsusa, bollando l'accaduto come un "incidente", "un errore le cui circostanze dovranno essere chiarite». L'incidente sarebbe avvenuto venerdì mattina nel quadro di una missione di "respingimento alla frontiera di cittadini stranieri in situazione irregolare" ha spiegato all'Agence France Presse il prefetto, Cécile Bigot-Dekeyzer. Un veicolo della gendarmeria ha attraversato la frontiera senza avvertire la polizia italiana, e "l'avere sconfinato in territorio italiano senza l'autorizzazione della Polizia è stato un errore. I gendarmi non avevano la volontà di entrare in territorio italiano", si affretta a chiarire il prefetto. E' stata richiesta un'indagine congiunta dell'ispettorato generale della Gendarmeria e della polizia nazionale perché vengano chiarite le circostanze dell'intervento dei gendarmi, che stando a quanto dice la versione ufficiale "avevano preso servizio nel Dipartimento delle Hautes-Alpes da pochi giorni e non conoscevano bene il terreno".

Salvini: "Vergogna internazionale"
Ma Matteo Salvini non vuole sentire scuse. "Abbandonare degli immigrati in un bosco italiano non può essere considerato un errore o un incidente" chiosa. Quanto successo a Claviere è un'"offesa senza precedenti nei confronti del nostro Paese, e mi chiedo se gli organismi internazionali - a partire dall'Onu fino all'Europa - non trovino "vomitevole" lasciare delle persone in una zona isolata, senza assistenza e senza segnalazioni». Chi erano questi immigrati? Da dove venivano? Perché sono stati abbandonati? si chiede il ministro dell'Interno. E ancora: "Per la civile Parigi è normale scaricare delle persone nei boschi? Perché i francesi parlano di "gendarmi che non conoscevano la strada" se poi il furgone è rientrato nel proprio paese a gran velocità e senza esitazioni? Andremo fino in fondo. Siamo di fronte a una vergogna internazionale, e il signor Macron non può far finta di nulla». La posizione di Salvini è netta: "Non accettiamo le scuse".

Aperto fascicolo per reato di trasporto di stranieri in territorio italiano
Intanto la procura di Torino ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per il reato di trasporto di stranieri su territorio italiano, con atti diretti a procurarne illegalmente l'ingresso. Lo ha reso noto il procuratore della Repubblica di Torino, Armando Spataro, che ha annunciato l'intenzione di emettere anche un ordine investigativo europeo. Secondo la ricostruzione fatta dallo stesso Spataro gli uomini della Digos non sono riusciti a raggiungere in tempo l'auto della gendarmeria francese ma hanno fotografato la targa "quando questa aveva già oltrepassato il confine». La gendarmeria francese, sempre secondo la procura di Torino, si è spinta a 2 chilometri oltre il confine a Claviere e poco prima della galleria Cesana sono stati fatti scendere due giovani che dal colore della pelle "apparivano chiaramente stranieri». Uno dei due gendarmi presente all'interno della vettura indicava ai due uomini la direzione del bosco, "cioè quella per allontanarsi dalla strada asfaltata", precisa ancora la Procura torinese. I due si sono allontanati senza poter essere identificati. Interessante sottolineare che le autorità italiane non sono state messe a conoscenza da parte di quelle francesi di controlli preventivi e nemmeno di quanto avvenuto.

Il precedente a Cesana
Non è la prima volta che assistiamo a scene come questa. C'è infatti un secondo episodio di sospetto sconfinamento delle autorità francesi in territorio italiano su cui sta indagando sempre la Procura torinese. I fatti si riferiscono al 2 agosto scorso quando si sono verificate "due anomale attività di controllo di due cittadini residenti nel comune di Claviere" e per il quale la procura ha aperto un fascicolo senza indagati e senza formulazione di reato. I due hanno riferito ai Carabinieri che mentre uno passeggiava con il cane e l'altro passava in moto su una strada sterrata sono stati fermati nella zona di Gimont di Cesana Torinese da quattro uomini verosimilmente francesi, "usciti dalla zona boscosa dov'è erano nascosti, in tuta mimetica militare, con giubbotto antiproiettile e armati chiedevano loro in lingua straniera i documenti». All'uomo in moto è stato persino impedito di proseguire per la strada e gli è stato intimato di non riferire a nessuno di aver visto uomini armati. Questo a neanche due chilometri di distanza dal confine con la Francia.

Uno striscione di CasaPound contro gendarmerie e rifugiati
Questa mattina Claviere si è svegliata con un grande striscione appeso ad opera di CasaPound con la scritta "Gendarmerie & refugees not welcome". "Non possiamo tollerare un affronto del genere, non difendere i propri confini continuando a tenere una posizione ambigua nei confronti dell'immigrazione incontrollata porta altri paesi, come la Francia, a prendersi gioco dell'Italia" ha detto il responsabile provinciale di CasaPound Matteo Rossino. Solo pochi mesi fa altri agenti della gendarmerie avevano oltrepassato i confini e fatto irruzione a Bardonecchia nel presidio sanitario istituito da comune e prefettura e gestito dai volontari delle associazioni Rainbow4Africa e Recosol. Ennesima dimostrazione che per la Francia i confini esistono eccome dove le conviene. Come qui a Claviere, ma anche a Ventimiglia, entrambe presidiate h24. Come un campo di guerra pronto ad esplodere.