La sconfitta del 'sistema' Merkel terrorizza Romano Prodi
L'ex premier analizza il post voto in Baviera: «Dobbiamo far capire alla gente che l'Europa può ancora contare, perché il mondo ha bisogno d'Europa»
BOLOGNA - Per vincere il pessimismo bisogna far comprendere alla gente che «l'Europa può ancora contare» nelle sfide mondiali future, perché «il mondo ha bisogno di Europa». Ne è convinto l'ex presidente della Commissione europea, Romano Prodi, intervenuto a Ponti di pace, promosso a Bologna dalla Comunità di Sant'Egidio. «Era più facile quando erano sei» i paesi che dovevano costruire l'Europa «e i tre leader Adenauer, De Gasperi e Schuman parlavano in tedesco e decidevano» ha spiegato Prodi. «Ma la sfida è la stessa», anche oggi. «Perché si può farla tornare fuori? Perché in questo momento il mondo ha bisogno dell'Europa». Certo, si respira «un senso dell'inevitabilità» come dimostra «lo scontro tra Stati Uniti e Cina» che in questo momento «è fortissimo». E la sola potenza economica che può mediare sui trattati commerciali «on può essere nessun altro se non l'Europa».
L'analisi del voto tedesco
Il voto in Baviera è un voto «fortemente anti Ue». Ma «la gente scappa dall'Europa non perché non la ama, ma perché la vede impotente». Se si «ricomincia a fare politica», e si ricomincia a spiegare ai cittadini la potenza che l'Europa rispetto ad altri continenti, allora «i partiti anti europei non vincono». Però bisogna partire da una considerazione: «se alle prossime elezioni europee i partiti anti europei arrivano a 200 parlamentari è il massimo» che possono raggiungere. Una cosa è certa: «Non vinceranno».
Arrivare a un vero bipolarsimo
L'ex premier è però convinto che «se si arrivasse al sogno di avere un blocco di centro destra e un blocco di centrosinistra che si contendono per un leder europeo con dei bei programmi alternativa, in cui l'Europa ritorna ad agire vi assicuro che lo spirito europeo ritorna». Perché la gente davanti alle crisi, come quella economica, «si dispera». Ma, secondo Prodi, «le forze anti europee vincono nel vuoto. In questi anni alla sera ci capite qualcosa nelle dichiarazioni dopo un consiglio europeo? Se non lo capisco io che sono stato presidente della Commissione europea! Abbiamo bisogno di riprendere la politica e se ci sono delle facce e degli schieramenti questo è possibile».
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