Renzi: "Il governo ci prende in giro, rischiamo la deriva venezuelana"
"L'economia si bloccherà e daranno la colpa ai poteri forti" attacca l'ex segretario del Pd
ROMA - "Parliamoci chiaro, amici. Il problema non è l'Europa, non è lo spread, non è il deficit. O meglio: non è solo questo. Il problema è la deriva venezualana che stiamo rischiando». Lo scrive sul suo profilo Facebook Matteo Renzi commentando il varo della nota di aggiornamento del Def ieri da parte del governo e la decisione di aumentare il deficit fino al 2,4% del rapporto col Pil. Il problema, continua Renzi "è che stanno prendendo in giro gli italiani. Dicono che hanno abolito la povertà per decreto. E fingono di crederci. Dicono che stanno mantenendo le promesse elettorali quando nonostante la guerra ai mercati faranno al massimo il 10% di ciò che hanno promesso. Stanno mentendo, ancora. Dicono che loro sono il popolo ma in piazza con le bandiere ci sono solo i parlamentari: la presunta classe dirigente del paese che fa la claque al governo sul balcone".
"Premiano i furbi con i condoni"
"Il problema è che premiano i furbi con i condoni e dicono agli altri: se paghi le tasse, sei scemo. Il problema è che ti abituano all'assistenzialismo, in perfetta continuità con decenni di cattiva politica, specie al Sud. Il problema - insiste l'ex leader dem - è che educano a non rischiare: mettiti ad aspettare comodo sul divano, che adesso arriva il reddito di cittadinanza (che comunque non arriverà nelle forme promesse) Il problema non è l'Europa, amici. Il problema diventa l'Italia. Nei prossimi 12/18 mesi l'economia si bloccherà. I posti di lavoro diminuiranno dopo anno di segno più. Gli investitori stranieri ridurranno gli investimenti".
"Una macchina da guerra chiamata Ufficio Comunicazione"
"Hanno creato una incredibile macchina da guerra chiamata Ufficio Comunicazione. Negli anni scorsi hanno massacrato i nemici con fake news e con la complicità di qualche media tradizionale - attacca Renzi -. Adesso negano la realtà, parlano di cambiamento, evocano la giornata storica. Domani la stessa macchina che avete visto in funzione tra le bandiere sotto palazzo Chigi sarà impegnata a pieno regime per giustificare il fallimento e dare la colpa ai poteri forti. Il copione è già scritto. La verità è che la Manovra del popolo è una retromarcia. L'Italia smetterà di crescere, di assumere, di intraprendere".