19 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Governo Conte

L'Espresso grida allo scandalo: «Super stipendio per Casalino». Ma guadagna quanto il portavoce di Renzi

Il capo ufficio stampa di palazzo Chigi incassa 90 mila euro netti, come il suo predecessore. Semmai stupisce che il premier Conte percepisca ancora meno...

Rocco Casalino fuori da Montecitorio
Rocco Casalino fuori da Montecitorio Foto: Giuseppe Lami ANSA

ROMA – L'Espresso ha trovato l'ennesimo scandalo del governo Conte contro il quale scagliarsi: «Il super stipendio di Rocco Casalino», questo il titolo dell'articolo pubblicato oggi sul sito Internet del settimanale. Quello che ha scoperto e fatto tanto indignare il giornalista Mario Munafò è l'emolumento del portavoce e capo ufficio stampa del presidente del Consiglio, pubblicato dal governo insieme a quelli di tutti i collaboratori dello staff, sulla base della legge sulla trasparenza. Ebbene, rivela il periodico del gruppo Repubblica, Casalino «con i suoi 169mila euro lordi annui è di gran lunga il dipendente più pagato tra quelli che lavorano negli 'uffici di diretta collaborazione' di Palazzo Chigi».

In linea con il precedente governo
Poi il pezzo entra più nello specifico: «Lo stipendio di Rocco Casalino si compone di tre voci: 91 mila euro di trattamento economico fondamentale a cui si aggiungono 59 mila euro di emolumenti accessori e 18 mila di indennità. Per un totale, appunto, di poco inferiore ai 170 mila euro annui». Ma è davvero così scandaloso lo stipendio del portavoce del premier, che al netto si aggira intorno ai 90 mila euro? Forse non così tanto, se si pensa che il suo predecessore Filippo Sensi, che lavorava al fianco di Matteo Renzi, guadagnava la stessa cifra (salvo poi essersi fatto eleggere in parlamento). Quella, più o meno, che incassa il direttore di un giornale locale, non certo di una grande testata nazionale come la Repubblica o l'Espresso.

Conte va al risparmio
Semmai, quello che colpisce è che il suo datore di lavoro, ovvero il premier, guadagni ancora meno di lui. «Una cifra assai più alta – ricorda infatti lo stesso Espresso a proposito di Casalino – di quella che spetta allo stesso presidente del Consiglio Giuseppe Conte il quale, non essendo deputato, deve accontentarsi di 114mila euro lordi all'anno». Non certo un affare, per chi prima di occupare la sua poltrona a palazzo Chigi faceva l'avvocato, ed essendo un professionista affermato era abituato a ricevere parcelle ben diverse...