Renzi contro Salvini: «Meno mojito in spiaggia e un viaggio in più in Libia»
L'ex segretario del Pd contesta il ministro dell'Interno, che risponde a margine del Consiglio dei ministri: «Pronto a tornare a Tripoli anche correndo rischi»
ROMA - Era da tempo che i due Matteo non se le mandavano a dire. Ci ha pensato Renzi a dare fuoco alle polveri, criticando - di fatto - l'estate passata in giro per l'Italia dal ministro dell'Interno. «In Libia ora ci sono gli attentati, quando c'era Minniti andava una volta al mese in Libia mentre il ministro va a Milano Marittima: il risultato è che l'Italia non tocca più palla. Un mojito in meno, caro ministro dell'Interno, e fai un viaggio di più in Libia che serve all'Italia». Parole dure, quelle di Matteo Renzi, pronunciate a Stasera Italia. Nel mirino, ovviamente, l'attuale ministro dell'Interno, messo a paragone con il suo predecessore. Ma l'attacco di Renzi non si ferma alla situazione libica: «Scuole sicure era nel nostro programma di governo, l'immigrazione l'ha ridotta Minniti poi Salvini è bravissimo a fare le dirette Facebook con il mojito. Il 15 agosto il ministro dell'Interno ha fatto l'elenco dei reati tutti in calo ma tutti i dati risalgono al periodo in cui c'era un altro governo». Poi l'ex segretario del Pd, davanti ai microfoni di Barbara Palombelli, si è lasciato andare all'ennesima frecciata sugli ormai famosi '49 milioni': «Credo che la verità si impone sulla percezione e sui dati Minniti batte Salvini 3 a 0. La vera domanda è perché il ministro dell'Interno non rispetta la sentenza che dice che la Lega deve ridare 49 milioni? Perché alimenta le tensioni sull'immigrazione?».
La replica a distanza di Matteo Salvini
«Esprimo il massimo sostegno alle autorità libiche riconosciute, il ringraziamento degli italiani alla Guardia costiera libica che sta continuando a fare positivamente il suo lavoro e speriamo di tornarci il prima possibile». Lasciando palazzo Chigi, dove ha preso parte alla riunione del Consiglio dei ministri, Matteo Salvini replica a distanza alle critiche di Matteo Renzi: «Sono disponibile a correre qualche rischio e tornarci il prima possibile, è troppo importante una Libia finalmente pacificata.Sono preoccupato». Lasciando palazzo Chigi Salvini ha spiegato che del tema si è parlato nella riunione tuttora in corso del Consiglio dei ministri. «Io penso - ha affermato, senza mai nominare il presidente francese Emmanuel Macron ma facendo ripetuti cenni al ruolo francese nella vicenda - che dietro ci sia qualcuno. Qualcuno che ha fatto una guerra che non si doveva fare, che convoca elezioni senza sentire gli alleati e le fazioni locali, qualcuno che è andato a fare forzature, a esportare la democrazia, cose che non funzionano mai. Spero - ha aggiunto - che il cessate il fuoco arrivi subito».
L'Italia non interverrà
«Escludo interventi militari, non risolvono nulla, dovrebbero capirlo anche altri» ha poi dichiarato il vicepresidente del Consiglio rispondendo alle domande dei giornalisti. «L'Italia deve essere protagonista della pacificazione del Mediterraneo, ma abbiamo un ministro degli Esteri e un presidente del Consiglio, chiedete a loro, non mi voglio sostituire a loro».
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