9 dicembre 2024
Aggiornato 20:00
Libia

Stato di emergenza a Tripoli, Meloni: inaccettabile aggressione di Macron all'Italia, chiediamo sostegno armato

Scontri nella capitale della Libia, Tripoli, tra le due autorità rivali. La leader di Fdi chiede al governo di riferire "immediatamente"

La leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni
La leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni Foto: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI ANSA

TRIPOLI - Scontri nella capitale della Libia, Tripoli, tra le due autorità rivali, hanno indotto il governo guidato da Fayez al Sarraj a proclamare lo stato di emergenza nella capitale. La misura è stata adottata, come precisato in una nota ufficiale, per proteggere i cittadini, i beni pubblici e privati e le istituzioni vitali al Paese. Dall’inizio dell’attacco, una settimana fa, molti civili sarebbero rimasti uccisi sotto la pioggia di razzi, caduti su aree metropolitane. La Libia, piombata nel caos dopo la caduta nel 2011 del regime di Muhammar Gheddafi, è attualmente governata da due autorità rivali sostenute da potenti fazioni armate: Gna, di stanza a Tripoli, riconosciuto dalle Nazioni Unite come esecutivo ufficiale; e la Camera dei Rappresentanti, che ha sede a Tobruk, che conta sul sostegno del generale Khalifa Hftar. A quanto rende noto la Farnesina, l’ambasciata italiana a Tripoli, resta operativa ma con una presenza più flessibile e in continua rivalutazione sulla base delle esigenze di sicurezza.

Meloni chiede al governo di riferire
Intanto da Roma Fratelli d’Italia chiede al Governo Conte di riferire "immediatamente" in Aula sulla strategia che intende percorrere "per difendere gli interessi italiani in Libia e impedire l’invasione di barconi». Lo ha annunciato la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, denunciando la «inaccettabile vera e propria aggressione dell’Italia da parte della Francia di Macron» che sollecita una reazione «in tutte le sedi internazionali, a partire dall’Onu». Il Governo Serraj, riconosciuto dalla comunità internazionale e con il quale l’Italia ha instaurato buoni rapporti – ha dichiarato Meloni - è sotto assedio da parte di forze armate vicine al generale Haftar sostenuto dalla Francia. Continua, dopo l’attacco a Gheddafi del 2011, la "spregiudicata politica francese volta a scansare l’Italia dalla Libia e completare la sua strategia neocoloniale in Africa".

Italia "aggredita"
L’Italia sta subendo una vera e propria "aggressione" da parte di uno Stato membro della Ue e teoricamente alleato militare della Nato, sostiene Meloni. Situazione "inaccettabile" della quale l’Italia deve chiedere conto alla Francia di Macron, "idolo dei sostenitori della Ue». Il Governo italiano – ha concluso - ponga immediatamente la questione in ogni sede diplomatica: Onu, Unione Europea e NATO per chiedere il sostegno armato della comunità internazionale al governo legittimo di Tripoli e l’immediata istituzione di un blocco navale al largo delle coste libiche per fermare l’ingente flusso migratorio che sarà causato da questa nuova instabilità.