25 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Governo

Meloni si chiama fuori: Fratelli d'Italia si asterrà sul voto a Conte

Fratelli d'Italia si asterrà sul voto di fiducia al governo Conte ma voterà i "provvedimenti buoni" che arriveranno

La leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, lascia Montecitorio
La leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, lascia Montecitorio Foto: Angelo Carconi ANSA

ROMA - Fratelli d'Italia si asterrà sul voto di fiducia al governo Conte e voterà i provvedimenti buoni che arriveranno. Lo ha ribadito Giorgia Meloni all'Intervista di Maria Latella su Skytg24. Fdi - ha ricordato Meloni - non ha mai chiesto ministeri e poltrone e non ha mai fatto mistero dei dubbi sulla nascita di questo governo. Quando la situazione si è resa "molto difficile" per l'Italia con la vicenda di Paolo Savona, "con lo scontro istituzionale, con l'aggressione della finanza internazionale, con l'Europa, quando tutti hanno mollato la spugna e rimanevano solo due soluzioni, o votare il 29 luglio o il governo Cottarelli, ho detto di essere disposta a rafforzare la maggioranza M5s e Lega. Meglio quel governo che Cottarelli o le elezioni». La leader di FdI dichiara che si asterrà sul voto di fiducia, senza ripensamenti. Stando a quanto raccontano dentro al partito, Salvini avrebbe chiesto che Fdi fosse nel governo ma Di Maio ha confermato un veto, che peraltro c'era già da tempo, perché considerati troppo sovranisti: "Creiamo problemi con il presidente della Camera che oggi faceva il pungo chiuso alla parata del 2 giugno" ha ironizzato Meloni. "Nulla osta va benissimo così".

Preoccupata per Salvini in balia dei veti
Ma Meloni non nasconde di essere preoccupata da Salvini che subisce veti: "Se il buongiorno si vede dal mattino, i veti arriveranno anche sui respingimenti e sulle politiche della famiglia». E lancia un augurio: "Spero sia un governo Salvini. Se sarà così, daremo una mano, ma vedo molti veti subiti che non mi rendono tranquilla. Voteremo i provvedimenti buoni che arriveranno, le nostre proposte di legge sono a disposizione del governo». Il contratto di governo tra M5s e Lega sono 40 pagine, "è un po' un libro dei sogni, costa 100 miliardi" ammette. "Quando sono stata alle consultazioni con Conte non ho capito quali siano le priorità, se i respingimenti o il blocco della Tav. Non ho avuto risposte, lui cercava di tenersi in bilico per non scontentare nessuno». E i dubbi sulla sua indipendenza sono enormi: "Ho trovato che la sua autonomia non fosse molto forte".

Mattarella ha "ingarbugliato" le cose
Riguardo al presidente Mattarella Meloni dice apertamente che "ha fatto molti errori in questa trattativa": "Sono contenta ci sia un governo, ho fatto la mia parte, non ho condiviso le sue scelte, avrebbe dovuto dare l'incarico a chi era arrivato primo alle elezioni, cioè al centrodestra. È stato disponibile financo a dare l'incarico a Cottarelli che ha zero voti piuttosto che al centrodestra». Il capo dello Stato ha fatto consultazioni "a lunghezza variabile": 48 ore alla Casellati per verificare una maggioranza centrodestra e M5s e un mese a Fico per verificare la maggioranza M5s e Pd. "Non ho condiviso il rifiuto della nomina di Savona a ministro dell'Economia - conclude Meloni - perché basta aprire un testo di Diritto costituzionale per capire che non poteva farlo. Insomma, Mattarella secondo me ha contribuito a ingarbugliare la situazione.