20 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Governo

Salvini non si arrende: incontro con Di Maio per cercare un accordo

Il leader della Lega e Di Maio chiedono 24 ore a Mattarella. Intanto continua il pressing su Berlusconi per un governo col M5s

Matteo Salvini e Luigi Di Maio
Matteo Salvini e Luigi Di Maio Foto: Ansa/ ETTORE FERRARI ANSA

ROMA – Matteo Salvini e Luigi Di Maio hanno chiesto 24 ore di tempo al presidente Mattarella per cercare un accordo per formare il nuovo governo. Lega Nord e Movimento 5 stelle hanno informato la presidenza della Repubblica che è in corso un confronto per pervenire ad un possibile accordo di governo e hanno chiesto una giornata di tempo. Scaduto il quale, con ogni probabilità, il presidente della Repubblica darà vita al governo neutrale. Il leader del Carroccio ha fatto pressing per tutta la mattinata senza sosta su Berlusconi. Il Cavaliere, si apprende, è in continuo contatto da Milano con i suoi più stretti collaboratori, a partire da Gianni Letta. In ambienti azzurri sono state apprezzate le parole del leader M5s che parla per la prima volta di «nessun veto» nei confronti di Berlusconi. 

Salvini: «A me l'incarico di governo»
«Non esistono governi neutrali. L’unica eccezione che dico a Mattarella è che se voleva un governo che non aveva i numeri doveva mandare il mio... Avrebbe comunque numeri più ampi di questi». Matteo Salvini a Circo Massimo su Radio Capital torna a ribadire che «la coalizione di centrodestra ha il 42% dei seggi, ci mancava l’8% e lo avremmo poututo trovare». Dove? «Ci sono il gruppo Misto e le Autonomie e tanti che mi hanno detto di essere d’accordo con alcune mie proposte». Poi l'attenzione si sposta sul governo neutrale: «So benissimo che non esiste un governo neutrale – ha insistito il leader della Lega -, non ci sono giornalisti neutrali o arbitri infallibili. Come farà un governo ad essere neutrale a giugno, quando si discuterà di immigrazione in Europa? O del bilancio europeo che toglierà soldi agli agricoltori italiani? Io nelle consultazioni ho chiesto l’incarico a Mattarella. Lui ascolta e ragiona poi decide. Contestava che non abbiamo il 51%. Ma qualunque governo, neutrale e balneare, è molto lontano dal 51%».

«Ci proverò fino all'ultimo»
L'ultimo messaggio del leader della Lega Nord è rivolto a Luigi Di Maio e, al tempo stesso, a Silvio Berlusconi: «Ad oggi ci sono ancora no incrociati: Di Maio dice mai con Berlusconi e Fi dice giustamente noi non siamo i parenti poveri, la Lega è in mezzo, io confermo che ci provo fino all’ultimo minuto».

Salvini in pressing sul Cavaliere
Continua, quindi, il pressing su Berlusconi da parte di Salvini. Il Cavaliere sarebbe continuo contatto da Milano con i suoi più stretti collaboratori, a partire da Gianni Letta. Sul piatto della trattativa per consentire il via libera da parte di Forza Italia all'Esecutivo M5s-Lega ci sarebbero anche ministri graditi al Cav, nomine pesanti in Rai e nelle principali commissioni parlamentari politiche. 

La conferma di Toti: si tratta
«Ho sentito Berlusconi stanotte. Il tema è che Lega e M5S hanno i voti per un accordo di governo, a cui Forza Italia non parteciperà con un appoggio esterno. Ma il che non vuol dire che non si possa guardare a questa esperienza di un nostro socio strutturale da 20 anni con critica benevolenza. Una specie di astensione benevola. Dopodichè vedremo cosa faranno». Con queste Giovanni Toti (Fi), presidente della regione Liguria, ai microfoni di Gioco a Premier su Rai Radio1, conferma la trattativa in corso per provare a dar vita a un governo Lega-M5s. «Ho cercato - ha aggiunto - di spiegare a Berlusconi che sarebbe un governo di cui non facciamo parte, ma dall'altro lato aiuteremmo Mattarella. Soprattutto se fosse guidato da Giorgetti. Un governo del presidente non sarebbe realizzabile, quindi credo che Forza Italia possa stare a guardare con un'astensione benevola un governo M5S-Lega. Non ho parlato di opposizione ma neanche di sostegno: se fosse un governo Di Maio-Salvini andremmo nel mezzo. Non credo che né Forza Italia né il centrodestra voterà un governo neutrale».