Mattarella: «Momenti di emergenza richiamano impegni neutrali»
Il presidente della Repubblica durante la celebrazione del Giorno della Memoria dedicato alla vittime del terrorismo manda un messaggio agli schieramenti politici

ROMA - Si è svolta al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la cerimonia di celebrazione del Giorno della Memoria dedicato alla vittime del terrorismo. Erano presenti, con i familiari e i rappresentanti delle Associazioni delle vittime del terrorismo, il Presidente del Senato della Repubblica, Elisabetta Maria Alberti Casellati, il Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, rappresentanti del Governo e del Parlamento e autorità civili e militari. In precedenza il Presidente Mattarella ha deposto una corona di fiori in via Caetani, davanti alla lapide che ricorda l'on Aldo Moro e contemporaneamente il Consigliere del Presidente della Repubblica per gli Affari Giuridici e le Relazioni Costituzionali si è recato a Torrita Tiberina per deporre un cuscino di fiori sulla lapide dove è sepolto Aldo Moro.
Le parole del presidente Mattarella
Battendo il terrorismo «abbiamo appreso che ci sono momenti in cui l'unità nazionale deveprevalere sulle legittime differenze», ha spiegato Mattarella, e si è compreso anche «che vi sono momenti che richiamano a valori costituzionali, a impegni comuni, perché non divisivi delle posizioni politiche ma riferiti a interessi fondamentali del Paese, in questo senso neutrali».
Il terrorismo oggi
«Oggi la minaccia terroristica - le parole di Mattarella - ha nuove forme e nuove modalità. Non sono meno pericolose di 40 anni fa, colpendo all'improvviso nella società globale e interdipendente. E' il terrorismo internazionale che reca anzitutto il segno del fondamentalismo islamista. Non è l'Islam il nemico ma chi piega la fede religiosa per indurre all'odio e incitare alla guerra tra comunità religiose, tra popoli, tra persone». Anche in questa stagione perciò, ha osservato il capo dello Stato, «la democrazia può e deve difendersi senza rinunciare ai propri valori, alla propria civiltà, all'idea di persona che fonda i diritti inviolabili». Secondo Mattarella «saremo più forti se saremo capaci di far crescere la consapevolezza comune e di assumerci la responsabilità che come europei abbiamo di favorire la pace e di costruire un equilibrio migliore nel pianeta».
E la situazione politica
Di fronte all’emergenza servono impegni comuni, non divisivi, e neutrali. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando del terrorismo in occasione del Giorno della Memoria. Parole che sembrano rivolte anche ad altri contesti emergenziali come quello che il paese sta vivendo oggi con la crisi politica. «E’ stata anzitutto l’unità del popolo italiano a sconfiggere la minaccia terroristica. Sì è compreso di fronte a quella emergenza che vi sono momenti – ha detto il capo dello Stato – che richiamano a valori costituzionali, a impegni comuni perché non divisivi delle posizioni politiche, ma riferiti a interessi fondamentali del Paese, in questo senso neutrali».
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