Governo, Orlando apre al M5S: pronti a discutere se rinuncia a Lega
"Al Pd conviene prendere una posizione più attiva", sostiene il leader della minoranza dem

ROMA - «Se i 5 stelle rinunciano alla Lega siamo pronti a discutere. In questa fase a noi conviene prendere una posizione più attiva. Non credo che si arrivi a un negoziato. Ma dobbiamo chiedere a Di Maio di scoprire le carte. Ci deve essere un chiarimento». Così il Ministro della giustizia uscente Andrea Orlando ai microfoni di Giorgio Zanchini a Radio anch'io (Rai Radio1).
O la Lega o il Pd?
«Di Maio non può dire o la Lega o il Pd. Deve dire che rinuncia all'interlocuzione con la Lega perché su quei due, tre, quattro cinque punti l'interlocuzione con la Lega è preclusiva di un rapporto con il Pd - spiega Orlando -. Così non ci sono, non solo le condizioni per sederci a un tavolo, ma neanche di salutarci. Il dialogo con il centrodestra è un esercizio fine a se stesso. Un dialogo con la Lega mi sembra molto complicato. Loro sono su una posizione lepenista. Non c'è una convergenza, anche solo per qualche mese. Anche con il M5s è difficile. Oggi, dopo il primo giro di consultazioni, vedo è molto improbabile che si arrivi a un accordo».
Martina?
Quanto al futuro del partito, Orlando sembra scettico nei confronti dell'attuale reggente. «Martina segretario? Martina era il vice di Renzi. Dipende da cosa proporrà. Se si apre una fase nuova possiamo discutere. Non ho mai posto pregiudiziali di carattere personale. Ieri abbiamo fatto un passo avanti per gestire una fase che ogni giorno ha una novità».
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