19 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Pd e dintorni

Renzi: «Chi gridava a inciucio ora lavora a nuovo pentapartito»

E ribadisce la linea, dettata fin dal suo discorso di dimissioni, dell'opposizione senza se e senza ma

Il neo-senatore Matteo Renzi
Il neo-senatore Matteo Renzi Foto: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI ANSA

ROMA - «Quelli che quando c'eravamo noi gridavano nei talk contro gli inciuci, oggi vanno in Tv a spiegare la necessità degli accordi che smentivano con forza prima delle elezioni». È un Matteo Renzi "fumantino" quello dell'ultima enews prima di Pasqua, un Renzi che si toglie dalla scarpa qualcuno dei tanti sassolini accumulatisi dopo le elezioni. «Guardiamo il positivo, amici. Il vocabolario della politica migliora: si passa dagli insulti ai toni istituzionali. E nelle aule del Parlamento il clima è molto più tranquillo». E prosegue: «Chi ha vinto le elezioni - aggiunge - si metterà d'accordo, prima o poi: del resto Cinque Stelle e Centrodestra stanno facendo accordi in tutti i passaggi istituzionali. Quando eravamo al Governo noi questa fase delicata della democrazia parlamentare si chiamava 'accaparramento di poltrone'. Ora che c'è un accordo che va da Berlusconi a Di Maio, passando per Salvini, per i centristi, per la Meloni (cinque forze, un nuovo pentapartito) si chiama 'rappresentanza istituzionale'».

Noi all'opposizione
L'ex segretario non rinuncia a dettare la linea da tenere nelle consultazioni con Mattarella, che è poi quella già indicata nel suo discorso di dimissioni: «La situazione politica è chiara: il Pd starà all'opposizione. E stando all'opposizione potrà dare un aiuto al Paese portando un clima di civiltà e rispetto del Governo che nei nostri confronti purtroppo non c'è stato. L'opposizione si può fare bene» e «può farci bene, molto bene" continua Matteo Renzi nella sua enews.

Idea di futuro diversa
«Noi - aggiunge - abbiamo un'idea del futuro diversa rispetto agli estremisti e ai populisti. Lo abbiamo detto per tutta la campagna elettorale. Noi stiamo con l'Europa, non con Farage o la Le Pen. Noi stiamo con la scienza, non con chi lotta contro i vaccini. Noi siamo per il lavoro, non per l'assistenzialismo del reddito di cittadinanza. Noi siamo per abbassare le tasse a chi ha bisogno, non per la flat tax. Per questo motivo rispettiamo il voto degli elettori. E quando diciamo che rispettiamo il voto degli elettori intendiamo anche i nostri elettori».

Auguri ai nuovi parlamentari
«Auguri ai nuovi parlamentari che hanno iniziato in questi giorni il servizio alla Camera e al Senato: speriamo che questa legislatura aiuti il Paese a stare meglio. Noi lasciamo la casa in ordine e finalmente messa al sicuro: ci auguriamo che chi verrà dopo di noi possa fare meglio, se ne sarà capace» scrive poi l'ex segretario.  «Auguri - aggiunge - alla famiglia e agli amici di Arnaude Beltrame, l'agente francese morto da eroe per salvare altre vite dall'aggressione di un terrorista islamico. Mi piacerebbe che qualche sindaco italiano dedicasse una via a quest'uomo il cui coraggio mette i brividi. Come Padre Massimiliano Kolbe, come Salvo d'Acquisto: mi piace pensare che anche le nuove generazioni conservino la memoria di questo poliziotto martire della libertà. Auguri ai ragazzi che sono scesi in piazza di là dell'Atlantico per dire all'amministrazione americana di mettere un freno alla diffusione delle armi: altro che dare le pistole alle insegnanti, vanno tolte ai ragazzi. La marcia dei ragazzi americani segna una vittoria culturale importante negli Stati Uniti di Trump: vediamo se produrrà anche una vittoria politica nella battaglia contro le armi facili. Auguri alle donne e agli uomini che servono il nostro Paese con un'uniforme. L'immagine bellissima che apre l'enews rappresenta le Frecce Tricolori che festeggiano l'Aeronautica a Firenze ieri: valga come augurio particolare soprattutto a chi è in missione all'estero e a chi serve il Paese lavorando nei giorni delle festività», conclude Renzi.