18 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Elezioni politiche 2018

Elezioni, il caso del WikiLeaks italiano che sostiene il M5S. Assange: «È falso»

C'è un account Wikileaks italiano, su Facebook, che si dichiara a sostegno del Movimento 5 Stelle

ROMA - C'è un account Wikileaks italiano, su Facebook, che si dichiara a sostegno del Movimento 5 Stelle, ma che stando a quanto ripete il suo fondatore Julian Assange non ha nulla a che fare con WikiLeaks, l'organizzazione divenuta famosa per la pubblicazione di documenti top secret riguardanti, tra le altre cose, le guerre statunitensi in Afghanistan e Iraq. È stato lo stesso Assange, che vive nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra da quasi sei anni, a denunciare l'esistenza su Twitter di un "falso WikiLeaks Italy [@wikileaks_ita] e di un account associato su Facebook. Il suo scopo non è chiaro, ma è diventato più attivo con l'avvicinarsi delle elezioni italiane. Non è né sostenuto, né approvato da @WikiLeaks. L'unico account ufficiale di WikiLeaks è @WikiLeaks". 

Quasi 6mila fan su Facebook
Su Twitter, l'account di riferimento è WikiLeaks Italian [@Wikileaks_ita] (e quindi non WikiLeaks Italy come scritto da Assange, ndr), è seguito da 82 persone. Su Facebook, invece, la pagina piace a 5.966 persone ed è seguita da 5.955 persone. Ci sono diversi post a sostegno del Movimento 5 Stelle, tra cui uno pubblicato sulla lista degli impresentabili del Pd e del centrodestra presentata dal movimento fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio.

"Perché sosteniamo il #M5S alle elezioini, con la i di troppo"
Come post principale, messo in cima alla pagina, c'è un 'endorsement' chiaro, pubblicato l'11 gennaio, dal titolo "Perché sosteniamo il #M5S alle elezioni [scritto elezioini, ndr] politiche del 4 marzo». Una frase che sembrerebbe pronunciata da Assange, visto che nel post appare la sua immagine, con un link a un video. Video che si riferisce a un intervento di Assange alla festa del Movimento 5 Stelle a Palermo nel settembre 2016, in cui affermava: "Avete fatto una grande impresa - aveva detto - sbaragliando la stampa corrotta». WikiLeaks, però, non ha mai fatto un 'endorsement' a un partito, italiano o di qualsiasi altro Paese.