28 marzo 2024
Aggiornato 20:30
Lega Nord

Salvini lancia l'operazione «volti nuovi» nella Lega

Sempre meno vecchia guardia e più new entry per la Lega, in vista delle elezioni di marzo. Ma Matteo Salvini ha parlato anche del caso Bossi e di Orietta Berti

Il leader della Lega Matteo Salvini.
Il leader della Lega Matteo Salvini. Foto: ANSA/FLAVIO LO SCALZO ANSA

ROMA - Più new entry, meno vecchia guardia. Matteo Salvini incontrando i giornalisti a Montecitorio ha confermato l'operazione volti nuovi per la sua Lega, confermando che Roberto Maroni non sarà candidato al Parlamento, che Umberto Bossi potrà esserci solo a condizione di piena condivisione del nuovo corso. E ha adombrato, più ironico che serio, una sfida a Bologna nell'uninominale con Pier Ferdinando Casini se davvero il Pd gli riserverà quel seggio. «Mi verrebbe voglia di candidarmi a Bologna...», ha commentato...

Volti nuovi
«Io - ha detto Salvini- ho in testa mie liste che entro questa settimana annuncerò: ci saranni nomi di candidati importanti, che renderanno chiaro come la Lega sia movimento in crescita e diverso dagli altri». Quanto al Governatore lombardo uscente,«Maroni - ha detto Salvini- è un grandissimo che ha fatto benissimo in tutti gli incarichi che ha svolto» ma siccome «ha chiesto un periodo di pausa mi sembra assolutamente debito di riconoscenza accordargli questo periodo...».

Caso Bossi
Infine, sguardo assai più scuro, il caso Bossi. «Con lui - dice Salvini- non ho ancora parlato, lo farò: voglio sapere qual è il suo intendimento, se c'è condivisione sulla linea della Lega. E' chiaro ed evidente che se qualcuno continua a dirmi non andare a Roma, non andare in Sardegna, non andare in Sicilia, non condivide questo mio progetto». D'altra parte, "onori e oneri sulla formazione delle liste spettano al segretario della Lega, come è sempre stato...».

Niente inciuci
«Escludo governissimi, inciuci o minestroni col Pd o coi 5 stelle». Il leader della Lega ha rinnovato il niet della Lega a «qualsivoglia formula» che non sia «un governo forte del centrodestra» per il quale prevede «successo autonomo» alle elezioni. «Noi - ha detto- lavoriamo e siamo disponibili solo per un governo di centrodestra con maggioranza autosufficiente alla Camera e al Senato che tutti i sondaggi consideranon possibile».

Intesa con Berlusconi
Salvini si è mostrato fiducioso sull'intesa non ancora perfezionata nel centrodestra e ha preannunciato «entro la fine della settimana il nuovo vertice» con il leader Fi Silvio Berlusconi e la presidente Fdi Giorgia Meloni. «Non abbiamo ancoa fissato la data - ha detto - ma contiamo farlo entro la fine della settimana. Prima tornano ad incontrarsi i tavoli tecnici». Quanto agli alleati ammessi alla coalizione di centrodestra con Fi, Lega e Fdi, «tutti coloro che non sono stati complici dei governi della sinistra sono i benvenuti».

Orietta Berti
Salvini è anche intervenuto, su domanda dei giornalisti, nelle polemiche scoppiate sull'endorsement al Movimento Cinque Stelle effettuato da Orietta Berti. E lo ha fatto in difesa della cantante nazional-popolare. "Viva Orietta Berti! Se mi sentisse mio figlio si arrabbierebbe ma a me Orietta Berti piace anche se non vota per me», ha affermato Salvini. Che ha poi mandato un messaggio chiaro ai colleghi-rivali del Partito Democratico: «E penso che i parlamentari del Pd, anziché lamentarsi di una dichiarazione radio della Berti, dovrebbero restituire agli italiani il controllo della Rai perché c'è una disinformazione a livello televisivo nazionale soprattutto sulle reti pubbliche, che va molto al di là della Berti...».  Infine, Salvini ha constatato, non senza una punta di amara ironia: «Certo siamo messi male se il dibattito politico verte su Orietta Berti...».