Vitalizi, ha vinto il «partito della pensione»: per 558 eletti il privilegio è servito
Fino a qualche settimana fa, la questione vitalizi era all'ordine del giorno. La pausa estiva ha messo in ombra il dibattito sull'argomento, ma noi vogliamo riaccendere i riflettori sull'ennesima promessa del Pd non mantenuta

ROMA - Fino a qualche settimana fa, la questione vitalizi era all'ordine del giorno. La pausa estiva ha quindi messo in ombra il dibattito sull'argomento, ma noi del DiariodelWeb vogliamo riaccendere i riflettori. Perché, mentre in Parlamento la legge per l'abolizione dei vitalizi non è nemmeno ancora calendarizzata, nel frattempo sono scattati i 4 anni, 6 mesi e 1 giorno di mandato per 558 eletti affinché questi ultimi possano maturare ufficialmente il diritto alla pensione da parlamentare. Solo 33 parlamentari sono ancora scoperti.
Un traguardo atteso
Il traguardo era naturalmente molto atteso per i nostri rappresentanti in Parlamento, tanto che qualcuno, fin dall'inizio, ipotizzò che ogni iniziativa parlamentare sarebbe matematicamente slittata a dopo che la maggioranza dei parlamentari avesse raggiunto e superato la «deadline» dei 4 anni, 6 mesi e 1 giorno. Così è avvenuto.
Tanti nuovi volti
L’attuale Parlamento è composto da diversi deputati e senatori al primo mandato, a causa dell'ingresso di nuove forze politiche e perché realtà già esistenti come il Pd hanno visto un forte ricambio di volti politici. Secondo Openpolis, in totale il trasversalissimo «partito della pensione» raggruppa oggi il 59,04% dell’aula.
Come funziona
Per ora, dunque, deputati e senatori maturano il diritto alla pensione al compimento dei 65 anni di età, purché abbiano portato a termine almeno 5 anni effettivi di mandato parlamentare nella loro vita. Per ogni anno di mandato ulteriore, l’età richiesta per il conseguimento del diritto è diminuita di un anno, con il limite all’età di 60 anni. Oltretutto, la frazione di anno vale come anno intero purché corrisponda ad almeno sei mesi ed un giorno. Ciò significa che basta raggiungere la «fatidica» quota di 4 anni, 6 mesi e 1 giorno per maturare la pensione da parlamentare.
E il ddl Richetti?
Il tutto, mentre l’iter per l’approvazione del ddl Richetti resta impantanato in commissione Affari Costituzionali del Senato, senza che neppure venisse indicata una data utile per l'arrivo in aula. Segno, sostengono i pentastellati, che quello del Pd era tutto un bluff, e che in realtà non ci sia la minima volontà di cancellare il privilegio.
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