19 aprile 2024
Aggiornato 07:30
La rivelazione di Emiliano al Fatto Quotidiano

Quella volta che Lotti presentò a Emiliano l'amico di babbo Renzi

Il governatore della Puglia ha mostrato alcuni sms 'compromettenti', che alzano un fumo di sospetti sul padre dell'ex premier, Tiziano, e sul ministro dello Sport, entrambi indagati nell'inchiesta Consip, che avrebbero fatto pressioni perché incontrasse l'imprenditore Carlo Russo

Il governatore della Puglia, Michele Emiliano
Il governatore della Puglia, Michele Emiliano Foto: ANSA / MAURIZIO BRAMBATTI ANSA

ROMA – Primo colpo basso per la corsa a segretario del Partito democratico. Il magistrato in aspettativa e governatore della Puglia, Miche Emiliano, durante una intervista a Marco Lillo per Il Fatto Quotidiano ha mostrato al giornalista alcuni sms «compromettenti», che alzano un fumo di sospetti sul padre di Matteo Renzi, Tiziano e sul suo amico intimo, il ministro dello Sport, Luca Lotti.

Emiliano: «Ecco il messaggino di Lotti che mi dice di incontrarlo»
Nei messaggi Renzi senior e Lotti, entrambi indagati nell'inchiesta Consip, il primo per traffico di influenze, il secondo per favoreggiamento e rivelazione di segreto, hanno fatto pressioni su Emiliano perché incontrasse un terzo indagato nella stessa inchiesta: l'imprenditore Carlo Russo. Lo sfidante del rottamatore ha detto: «Eccoli tutti gli sms con Russo: si interrompono nel 2015. Ed ecco il messaggino di Lotti che mi dice di incontrarlo», aggiungendo che si tratta di un personaggio «da stare a sentire». Poche righe più avanti il giornalista ha tirato in ballo anche Tiziano Renzi, dicendo che Emiliano gli ha mostrato i messaggi commentando: «Ecco qui. Era lui che tentava di incontrarmi in un hotel a due passi da casa mia. Ma non ci siamo mai visti. Soddisfatto?».

Le intercettazioni del Noe
Anche se non ha mai incontrato il padre di Renzi, Emiliano è stato in contatto con Russo, come ha sostenuto lo stesso imprenditore in alcuni colloqui intercettati dai carabinieri del Noe perché avvenuti nell'estate del 2016 negli uffici di un altro indagato nell'inchiesta, l'affarista napoletano Alfredo Romeo. In particolare Russo, che vorrebbe coinvolgere Romeo in un affare immobiliare in Puglia, per fargli capire di avere aderenze «in alto», ha sostenuto che il viceministro allo Sviluppo economico, la pugliese Teresa Bellanova è sua ospite abituale (lei ha poi smentito categoricamente ogni incontro con Carlo Russo e Tiziano Renzi) e che Emiliano «sta venendo» o ancor di più, «sarebbe già venuto» a incontrarlo.

Emiliano racconta quando ha visto Russo
Il governatore della Puglia ha ammesso di essersi visto con Russo: «Era ottobre 2014, Renzi era da poco premier, io scrivo a Lotti: ‘Conosci un certo Carlo Russo che sta venendo a Bari a ‘sostenermi’ dicendo che è amico tuo e di Maria Elena Boschi?’ Lotti mi risponde laconico, come lei vede: ‘Lo conosciamo’. Allora io insisto con questo altro messaggio: ‘In che senso? Lo devo incontrare o lo devo evitare?’. E questa qui è la risposta di Lotti: ‘Ha un buon giro ed è inserito nel mondo della farmaceutica. Se lo incontri per 10 minuti non perdi il tuo tempo’. A quel punto io ho incontrato Russo. Senza il messaggio di Lotti non ci sarei andato».

«L'amico di Tiziano Renzi»
Emiliano però ha negato di averlo rivisto dopo il 2015: «Ad agosto si è fatto risentire tramite la mia segretaria. Si presentò a lei come l’amico di Tiziano Renzi. Disse di riferirmi che aveva avuto un mandato da Matteo Renzi in persona a incontrarmi riservatamente per ‘trovare una quadra’, cioè per fare la pace ma parliamo di un anno prima rispetto alle conversazioni con Romeo. Comunque io Russo non lo incontrai. I rapporti si erano già rotti con Renzi da tempo. Russo non mi invitò mai a casa sua tantomeno nel 2016. Né io mai ci sarei andato. Dal 2015 io Russo non l’ho più visto».