11 dicembre 2024
Aggiornato 14:00
Movimento 5 stelle

Di Maio: «Gentiloni avatar di Renzi» e si candida a premier

Il vicepresidente della Camera ospite di Lucia Annunziata a In mezz'ora su Rai3 ha degfinito il premier incaricato come un prestanome di Renzi: «Non cambierà mai niente finché non si permetterà ai cittadini italiani di andare a votare»

ROMA - Luigi Di Maio ospite di Lucia Annunziata all'indomani della vittoria del No al referendum costituzionale. A In mezz'ora su Rai3 il vicepresidente della Camera ha definito il premier incaricato, Paolo Gentiloni, «un avatar, un prestanome» di Matteo Renzi «che gli tiene calda la sedia a palazzo Chigi facendogli credere che possa tornare in un momento o in un altro».

Al voto il prima possibile
Per il pentastellato infatti l'operazione Gentiloni è un tentativo di questa attuale maggioranza di prendere tempo, «come se il referendum non ci fosse stato», ignorando di fatto la richiesta degli italiani di andare alle urne il prima possibile. La conduttrice ha chiesto al suo ospite se è davvero convinto che con un nuovo presidente del Consiglio non cambierà nulla e lui ha replicato secco: «Non cambierà mai niente finché non si permetterà ai cittadini italiani di andare a votare».

Chi vuole il governo Gentiloni
La giornalista si è poi lasciata andare ad un commento spigoloso, «abbiamo mezz'ora di tempo, non reggo mezz'ora di frasi fatte» e ha domandato quali saranno le prossime mosse del Movimento 5 stelle nelle istituzioni. «Ieri al Quirinale sono andati Alfano, Verdini e il Pd a dire 'Noi restiamo, facciamo maggioranza per un altro governo' e questo lo ritengo vergognoso perché significa arrivare ad ottobre per la nuova pensione, tenersi un altro po' il mega-stipendio, mantenere il potere» ha spiegato Di Maio, sottolineando come la maggioranza che sta proponendo il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è composta da centinaia di parlamentari «voltagabbana».

Una manifestazione contro il governo
Con questa maggioranza quindi «nessuna collaborazione» ha proseguito il deputato, che ha invece annunciato una «forte mobilitazione: parliamo pacificamente di riunire i cittadini e manifestare contro questo governo» evitando di fornire ulteriori dettagli a riguardo. Annunziata ha poi fatto notare che anche l'ex premier, Matteo Renzi, ha detto di essere impaziente di tornare alle urne, aggiungendo maliziosamente: «La pensa come voi, vi trovate in sintonia almeno su questo punto?». Caustico il grillino: «Renzi non ha mai avuto a cuore la democrazia, solo se stesso. Il suo obiettivo è andare a votare prima che il suo partito, probabilmente, gli faccia le scarpe».

Prima il programma di governo, poi le persone
Sul finire della trasmissione la conduttrice ha voluto approfondire le dinamiche interne al M5s, primarie in primis, una discussione che a suo dire ricorda «una telenovelas». Di Maio ha spiegato che prima di tutto ci sarà una «scelta partecipata del programma di governo sulla piattaforma internet del M5s, Rousseau» alla quale seguirà l'individuazione di una squadra di governo, sempre in maniera partecipativa. Per il vicepresidente della Camera infatti è più importante che si dia all'Italia un programma di governo sui veri temi che interessano agli italiani «energia, immigrazione, sanità», invece che parlare delle persone, perché «l'uomo solo al comando abbiamo visto che fine ha fatto».

Nessuna corrente nel M5s
La conduttrice ha insistito sulle primarie, domandando a Di Maio se si candiderà e lui ha chiarito che «tutti dovranno essere a disposizione. Io sarò fra questi». Infine l'ultima domanda sulle frizioni fra lui, Di Battista e Fico, «un'altra balla dei giornalisti?» ha chiesto Annunziata. «Non posso assolutamente parlare di divisioni. Ci sono delle idee differenti: siamo la prima forza politica del Paese, è normale. Però alla base c'è una cosa: noi non abbiamo visioni differenti del Paese. Non esistono correnti. Ci possono essere dei punti di vista diversi sul come agire nell'immediato. Per carità, però non penso a divisioni fra me, Roberto e Alessandro».