28 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Stiamo reagendo in modo sparso, così si favorisce populismo

Brexit, Prodi: l'incertezza «sputtana» l'Europa in tutto il mondo

Secondo Romano Prodi, la speranza che dopo la Brexit i Paesi europei si potessero risvegliare, per mettere in campo politiche comuni, si sta rivelando un'illusione

L'ex  premier Romano Prodi.
L'ex premier Romano Prodi. Foto: Shutterstock

BOLOGNA - La speranza era che dopo il referendum sulla Brexit i Paesi europei si potessero «risvegliare», per mettere in campo politiche comuni. Invece la storia delle ultime settimane insegna che tutti stanno «reagendo in modo sparso». Questo clima di «incertezza ci sputtana in giro per il mondo». E' uno dei passaggi del ragionamento che l'ex presidente della Commissione europea, Romano Prodi, ha presentato al convegno nazionale Reti della carità organizzato a Bologna (LEGGI ANCHE «Brexit, in GB cresce l'occupazione. Intanto qui da noi svalutano sempre e solo il lavoro»).

Disegluaglianze
Prodi, nel pomeriggio al cinema Perla, ha tenuto una lezione sulla «disuguaglianza nel mondo che implode, dall'Europa al Mediterraneo: un nuovo rapporto tra fede, storia e politica», durante la quale si è soffermato ad analizzare le politiche di alcuni paesi emergenti.

Nessuno reagisce
Durante il dibattito, rispondendo alla domanda di una persona tra il pubblico, l'ex premier si è soffermato sulle conseguenze del referendum inglese. «Io pensavo che la Brexit potesse risvegliare - ha spiegato - invece la storia di quanto è avvenuto dopo mi dice che è difficile. Perché stiamo reagendo in modo sparso. Gli inglesi cominciano i negoziati a marzo e nessuno reagisce». Stiamo vivendo, secondo Prodi, una «incertezza che ci danneggia fortemente, che ci 'sputtana' in giro per il mondo»; questa «frammentazione» poi, favorisce «il populismo» in molti Paesi dove «ha fatto enormi progressi».

Le conseguenze positive della svalutazione della sterlina
Resta il fatto che la scelta inglese, a livello economico, al momento pare ancora premiante. Nonostante gli allarmismi della campagna per il no alla Brexit. a seguito della svalutazione della sterlina il settore manifatturiero sta avendo un’impressionante spinta. Lo riporta il quotidiano Guardian, solo due mesi fa contrario alla Brexit. Esattamente quanto ha fatto l’Italia dal 1946 ai primi anni duemila. La notizia traccia un quadro indubbiamente parziale e ancora non oggettivo, ma traccia un quadro, dà un segnale. La Brexit, nata per ragioni varie, sta creando delle esternalità positive sull’economia britannica, che potrebbe veder rilanciato il proprio settore manifatturiero.

(Con fonte Askanews)