20 aprile 2024
Aggiornato 11:30
'Non dato permanente'

Sanzioni Russia, Gentiloni: «Saranno probabilmente prolungate»

Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha dichiarato che le sanzioni europee alla Russia sono vincolate al rispetto degli accordi di Minsk e non saranno revocate

ROMA - E' «molto probabile» che le sanzioni europee ai danni della Russia, dopo l'annessione unilaterale della Crimea, «vengano prolungate»: lo ha detto oggi il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, al question time alla Camera.

Strategia condivisa con la Nato
Il ministro ha ricordato che l'impegno dell'Italia con l'Ue e la Nato è sempre stato di «condividere la strategia sulle sanzioni»: «le sanzioni», ha aggiunto Gentiloni, sono uno strumento - non un dato permanente e da rinnovare in modo burocratico -, «per attuare gli accordi di Minsk e per fare pressioni perché questi accordi vengano realizzati».

Previa discussione
L'Italia, ha ricordato Gentiloni, «sta insistendo perché a questa eventuale decisione» di prolungare le sanzioni contro la Russia, «si arrivi alla luce di una discussione politica». «L'Ue», ha detto, «non è un ente erogatore di sanzioni, tantomeno automatiche", ma un luogo in cui "si discute se gli accordi fanno dei passi avanti» oppure no.

Dialogo con la Russia
D'altra parte, ha ricordato il ministro degli Esteri, «l'Italia si è sempre adoperata negli ultimi due anni per tenere aperto il dialogo con la Russia». «Questa impostazione, che fino a un anno e mezzo fa ci vedeva piuttosto isolati, è ora largamente condivisa», ha insistito Gentiloni, che ha ricordato l'importanza di «evitare escalation» e di «sfruttare la potenziale collaborazione» con la Russia «sul terreno geopolitico, per la gestione delle crisi in Siria e Libia».

(Fonte Askanews)