28 agosto 2025
Aggiornato 03:30
Cantiere Centrodestra

Salvini avvisa Berlusconi: «Chi salva le chiappe al Governo non è un mio alleato»

Il leader leghista dopo le parole di Paolo Romani: «Se ti piace la Boschi vai con Renzi. L'alleanza, infatti, non si fa con tutti a tutti i costi, imbarcando tutti pur di vincere. Per esempio dove c'è Alfano non c'è la Lega».

PARMA - «Se ti piace la Boschi va con Renzi, nessuno ti obbliga» a stare nel centrodestra. Per il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, chi «salva le chiappe al governo» non votando in parlamento la sfiducia al ministro delle Riforme «non è un mio alleato».
Nel suo intervento al congresso della Lega Nord Emilia a Parma, Salvini è tornato sul raduno di novembre con Berlusconi e Meloni sul palco a Bologna: «è stata una giornata straordinaria, indimenticabile, che ci servirà - ha spiegato -. Abbiamo scelto di allargare, avrei potuto fare anche la scelta più comoda, solitaria» ma alla fine «io scelgo di allargare, di coinvolgere, di allearmi» anche se «è più rischioso».

Se ti piace la Boschi vai con Renzi
«Certo, se l'alleato preferisce la poltrona al cambiamento - ha proseguito - non è un mio alleato; se l'alleato salva le chiappe al governo non è un mio alleato; se ti piace la Boschi vai con Renzi, non ti obbliga nessuno a stare qua».
«Io sono convinto che un centrodestra unito vince - ha detto Salvini -. La mia è una scelta più difficile e complicata, più tortuosa» perché «non sempre si può andare dritti, ogni tanto bisogna fare anche due tornanti, ma io voglio vincere». E «a differenza del passato, la forza della Lega ci permette di essere noi, non dico a imporre, ma a proporre quello che dobbiamo dare».
«Adesso chi si vuole alleare - ha aggiunto - non dico che debba venire da noi, ma la visione» sul modello di «Emilia e d'Europa è la nostra. Poi possiamo sfumare l'avverbio, l'aggettivo, le limature, le percentuali, ma i principi sono i nostri. Patti chiari e amicizia lunga: l'alleanza si fa però non con tutti a tutti i costi, imbarcando tutti pur di vincere». Per esempio «dove c'è Alfano non c'è la Lega. Altrimenti ricominciamo da capo».

In Burundi Renzi e Boschi si sarebbero dimessi
«Dopo il salvataggio di Carichieti, Cariferrara, Banca Marche e dell'Etruria, e il possibile conflitto di interessi del ministro Boschi, l'Italia viene superata dal Burundi». Ne è convinto il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini: in un paese normale Renzi e la Boschi «si sarebbero già dimessi».
«Quando mi chiedono che cosa penso della Boschi mi cadono le palle - ha detto Salvini nel suo intervento al congresso della Lega Nord Emilia a Parma -. Dovrebbero chiedermi piuttosto che cosa penso del papà della Boschi che è il vero protagonista della politica italiana col papà di Renzi. Fortuna che il mio papà non c'entra niente con la politica e con le banche».

Obiettivo risarcire 150mila italiani truffati
Secondo il segretario del Carroccio «in un paese europeo normale» avrebbero già dato le dimissioni. Infatti «hanno menato il torrone per anni a Berlusconi sul conflitto d'interessi... In Burundi un governo con Renzi e la Boschi con le commistioni, le parentele e i disastri che hanno fatto sarebbe già saltato. In Burundi Renzi e la Boschi si sarebbero già dimessi - ha spiegato Salvini -. Però il Burundi purtroppo è più avanti di noi».
«Il mio obiettivo - ha concluso - non è far dimettere Boschi, di cui non mi frega niente, ma risarcire i 150 mila italiani truffati da quelle banche che poi sono state» salvate.