17 agosto 2025
Aggiornato 23:30
la preghiera di francesco

Giubileo, il Papa apre la Porta Santa della Carità

Il Papa, nell'omelia pronunciata a braccio dopo aver aperto la "porta santa della carità" all'ostello della Caritas alla stazione Termini, invita i romani ad aprire la "porta del cuore"

ROMA - Nel quadro del giubileo della misericordia, Papa Francesco, qualche minuto in anticipo rispetto al programma previsto, ha aperto, questo pomeriggio prima delle 16.30, la "porta santa della carità" dell'ostello per senza tetto fondato alla stazione Termini dallo storico direttore della Caritas di Roma, don Luigi Di Liegro.

Papa Francesco: Aprite la porta del cuore
Il Papa, nell'omelia pronunciata a braccio dopo aver aperto la "porta santa della carità" all'ostello della Caritas alla stazione Termini, invita i romani ad aprire la "porta del cuore». I romani non seguano la strada delle ricchezze e del potere, ma siano vicini ai poveri, ai carcerati, a coloro che sono scartati dalla società, ai peccatori, perché sono loro ad avere "la chiave" del cielo: è l'invito del Santo Padre. «Se tu vuoi trovare Dio", ha sottolineato Bergoglio, «cercalo nell'umiltà, nella povertà, dove lui è nascosto, nei bisognosi, nei più bisognosi, nei malati, negli affamati, nei carcerati. E Gesù quando ci predica la vita ci dice come sarà il giudizio nostro. Non dirà: ma, tu vieni con me perché avete fatto tante belle offerte alla Chiesa, sei un benefattore vieni al cielo. No, l'entrata al cielo non si paga con i soldi. Non dirà tu sei molto importante, hai studiato tanto, hai avuto tante onorificenze. No, le onorificenze non aprono la porta del cielo. Cosa ci dirà Gesù per aprire la porta del cielo? Ero affamato e mi hai dato da mangiare, e senza tetto e mi hai dato una casa ero ammalato e sei venuto a trovarmi ero in carcere e sei venuto a trovarmi. Gesù è nell'umiltà. L'amore di Gesù è grande».

La ricchezza non porta alla salvezza
«Per questo - ha detto il Papa - oggi ad aprire questa porta santa io vorrei che lo Spirito Santo aprisse il cuore di tutti i romani, li facesse vedere qual è la strada della salvezza. Non c'è lusso, non c'è la strada delle grandi ricchezze, non c'è la strada del potere. C'è la strada dell'umiltà, e i più poveri, gli ammalati, i carcerati, Gesù dice di più: i più peccatori, se si pentono ci precederanno nel cielo. Loro hanno la chiave. Quello che fa la carità è quello che si lascia abbracciare dalla misericordia del Signore. Noi oggi apriamo questa porta e chiediamo due cose: primo, il Signore ci apre la porta del nostro cuore, a tutti, tutti ne abbiamo bisogno, tutti siamo peccatori, tutti abbiamo bisogno di sentire la parola del Signore e che la parola del Signore venga. Secondo, il Signore faccia capire che la strada della sufficienza, la strada delle ricchezze, la strada delle vanità, la strada dell'orgoglio non sono strade di salvezza».

Il Signore conceda la grazia a Roma
«Il Signore ci faccia capire che la sua carezza di padre, la sua misericordia, il suo perdono, e quando noi ci avviciniamo a quelli che soffrono, quelli scartati dalla società, là è Gesù. Questa porta, che è la porta della carità, la porta dove sono assistiti tanti scartati, ci faccia capire che anche sarebbe bello che ognuno di noi, ognuno dei romani, si sentisse scartato e sentisse il bisogno dell'aiuto di Dio. Oggi noi preghiamo per Roma, per tutti gli abitanti di Roma, per tutti, incominciando da me, perché il Signore ci dia la grazia di sentirci scartati perché noi non abbiamo alcun merito, soltanto lui ci dà la misericordia e la grazia e per avvicinarsi a quella grazia dobbiamo avvicinarci agli scartati, ai poveri, a quelli che hanno più bisogno perché su quell'avvicinamento tutti noi saremo giudicati, Il Signore oggi aprendo questa porta dia questa grazia a tutta Roma, a ogni abitante di Roma, per abbraccio della misericordia dove il padre prende il figlio ferito ma è ferito il Padre, Dio è ferito dall'amore e per questo è in grado di salvarci tutti. Il Signore ci dia questa grazia», ha concluso Papa Francesco. (Fonte Askanews)