18 agosto 2025
Aggiornato 07:00
Inaugurazione della targa a Tor Vergata

Marino cita Allende: «Non sono martire ma lottatore»

Il sindaco, al Parco di Tor Vergata per l'inaugurazione di una targa dedicata a Salvador Allende, ricorda le parole del presidente del Cile: «Non mi sento un martire, sono un lottatore sociale che tiene fede al compito che il popolo gli ha dato»

ROMA - Il sindaco di Roma Ignazio Marino, nel primo giorno dopo il ritiro delle sue dimissioni, ha dedicato una targa nel Parco di Tor Vergata al presidente del Cile Salvador Allende, deposto l'11 settembre del 1973 dal golpe militare di Pinochet. «Nel settembre 2013, appena insediatici, la presidente del municipio ha proposto alla Giunta questo gesto - ha ricordato Marino -. Non esisteva un luogo nella Capitale dedicato a questa straordinaria figura, nonostante i legami tra Cile e Italia fossero molto solidi, e sono diventati più solidi dopo quell'11 settembre».

Il rapporto Italia-Cile
«Alcuni tra i presenti - ha continuato Marino - ricordano l'accoglienza che l'Italia riserva a coloro che riuscirono a fuggire da carcere, violenza, morte». Da allora, ha aggiunto l'ambasciatore Ayala «il legame con il popolo cileno e diventato fortissimo. L'Italia ha aperto le sue porte con grande disponibilità e non ha mai avuto dubbi. Per questo noi cileni saremo sempre riconoscenti. Sono sicuro che tutta una generazione di italiani si emozionerà per questo gesto», ha concluso l'ambasciatore.

La difesa della democrazia
«Non mi sento un martire, sono un lottatore sociale che tiene fede al compito che il popolo gli ha dato. E vi dico con certezza che il seme affidato alla coscienza degna di migliaia di Cileni, non potrà essere estirpato completamente. Hanno la forza, potranno sottometterci, ma i processi sociali non si fermano né con il crimine né con la forza. La storia è nostra e la fanno i popoli». Il discorso alla nazione di Salvador Allende, presidente cileno ucciso dal Golpe di Pinochet nell'11 settembre del 1973 è al centro del primo appuntamento pubblico del sindaco di Roma Ignazio Marino, che si è recato nel parco di Tor Vergata davanti alla vela di Calatrava, per scoprire una targa toponomastica dedicata al presidente cileno, alla presenza dell'ambasciatore del Paese Fernando Ayala. Un discorso importante, quello di Allende, pronunciato in diretta radiofonica poco prima di morire. «Io a quei tempi ero un giovane studente di medicina - ha ricordato Marino tradendo commozione e immedesimazione - anche il presidente Allende era un medico, e mi rimase impressa l'immagine di lui, uscito in Piazza fuori dal Palazzo de la Moneda con un elmetto in testa e un'arma regalata da Che Guevara, a difesa di una cosa importantissima: di democrazia e libertà».


(con fonte Askanews)