29 marzo 2024
Aggiornato 00:00
La cgil boccia la legge di stabilità

Camusso attacca Renzi: «Stai copiando Berlusconi»

La leader della Cgil ha rilasciato un'intervista a Radio Cusano Campus. E spara a zero sul premier

ROMA - Susanna Camusso, segretario generale della Cgil è intervenuta ai microfoni di Radio Cusano Campus, l'emittente dell'Università degli Studi Niccolò Cusano nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

La legge di stabilità aiuta i ricchi e danneggia i poveri
E' stata bocciata su tutta la linea da Susanna Camusso la legge di stabilità presentata da Matteo Renzi. «Renzi dice che prevede misure che sono battaglie storiche della sinistra? Capisco che siamo in una fase di grande propaganda, ma la verità è che questa è una legge di stabilità che dà di più a chi stava già meglio e molto poco a chi è in difficoltà. Noto che la grande questione che era stata posta dal mondo del lavoro, che era il tema delle pensioni, della flessibilità, di un processo di turn over che permettesse anche ai giovani di entrare a lavoro non è contemplata e anche le norme che ci sono sulla salvaguardia sull'opzione donna e sulle difficoltà sono tutte norme prefinanziate perché hanno restituito come abbiamo rivendicato il maltolto dai precedenti provvedimenti. Ci sono molti tagli, soprattutto sul servizio sanitario nazionale, non c'è previsione di risorse per il rinnovo dei contratti pubblici. Insomma, mi pare una legge di stabilità che  dà risposte non sempre corrette al sistema delle imprese mentre non dà risposte al lavoro", dichiara la Camusso.

Renzi strizza l'occhio agli evasori
«La misura sulla povertà ci riserviamo di vederla ma non ci pare all'altezza dell'affrontare quanto è aumentata la povertà nel nostro Paese soprattutto per superare una norma esclusivamente monetaria per cominciare ad avviare i veri processi di inclusione», aggiunge la sindacalista. L'aumento del tetto sui contanti secondo la Camusso è un modo di strizzare l'occhio agli evasori: «Per me questo è un altro messaggio, come quello che era stato dato depenalizzando l'abuso di diritto e quindi favorendo l'elusione, a un mondo che non ha il problema di poter fare il singolo grande acquisto, ma che in realtà usa il contante perché evade. Un modo di strizzare l'occhio agli evasori? Sì, penso che in un Paese ad altissimo tasso di evasione si dovrebbe controllare la misura del contante e ci sarebbe bisogno di un grande investimento a favore della moneta elettronica e della tracciabilità di tutto. C'è un dato che dovrebbe far riflettere tutti: la seconda moneta usata nel nostro Paese è la banconota da 500 euro. Ma di cosa stiamo parlando?».

Il premier sta copiando Berlusconi
Secondo Susanna Camusso se Renzi fosse stato espressione di un partito di centrodestra la piazza avrebbe reagito in modo differente: «E' possibile immaginare che se Renzi non fosse arrivato da un partito storicamente di centrosinistra la piazza avrebbe reagito diversamente. Nello stesso tempo, però, credo che non ci si possa dimenticare che il Paese ha attraversato sette anni di crisi durissima, che ha determinato difficoltà, rancori e molta preoccupazione oltre a grande disoccupazione giovanile. L'Italia è un paese stremato, ripiegato su una ricerca che spesso è purtroppo individuale di soluzioni alle proprie difficoltà». Anche secondo Susanna Camusso, Renzi tende a copiare Berlusconi: «Quando vedo ritornare esattamente la stessa discussione sulla tassazione della casa che Berlusconi fece nel 2009, l'idea che si stiano perpetrando le stesse politiche è legittima».Un'ultima battuta sulla collocazione politica del presidente del Consiglio: «Può essere collocato a destra? A parte alcune cose, come quella legata al tema rifugiati, dal punto di vista delle politiche economiche è in continuità con i governi precedenti, con l'idea dell'austerità, dei vincoli, con l'idea che non esistono investimenti e traini pubblici nelle scelte di politica economica espansiva", conclude.