1 maggio 2024
Aggiornato 23:30
Il leader della Lega Nord all'attacco dell'ex sindaco

Salvini: «Se Marino non se ne va lo porto via di peso»

Il segretario generale del Carroccio parla a margine della presentazione della Scuola di formazione politica del Carroccio

ROMA - Renzi «ha difeso» Marino «fino a ieri», «poi, dopo l'assalto del Papa che è una prima nella storia, neanche Renzi è riuscito a difenderlo». Lo dichiara il segretario federale della Lega, Matteo Salvini, a margine della presentazione della Scuola di formazione politica del Carroccio.

Salvini: Il responsabile della sconfitta di Marino è Renzi
«Ma - aggiunge - pensiamo a Crocetta in Sicilia, alla Calabria, a Pisapia che si è già arreso a Milano, al mal governo di Bologna: c'è il Pd che, fino a che può fare promesse e raccontare bugie a livello nazionale, può andare avanti nei sondaggi, ma a livello locale è un disastro nelle città che amministra. Quindi, il primo responsabile della sconfitta di Marino è Renzi. Penso e spero che quella di ieri sia stata una giornata di liberazione per i romani e che questa città, invece delle Olimpiadi di cui fanfaroneggia Renzi, abbia bisogno di cure, di attenzione, manutenzione, affetto, gente normale", prosegue il segretario federale della Lega.

Se Marino non se ne va lo porto via di peso
Se Marino dovesse ritirare le dimissioni da sindaco di Roma «vado nel suo ufficio con lo scotch e lo porto via di peso», aggiunge Salvini conversando con i cronisti a margine della presentazione della scuola di formazione politica del Carroccio. «Dobbiamo votare domani mattina perché in Italia la democrazia è già stata sospesa da troppo tempo». Per Roma le piacerebbe Giorgia Meloni come canidata? Lo incalzano i giornalisti. «A me - risponde - piacerebbe qualcuno che ama Roma, al di sopra di tutto e di tutti. Non faccio nomi, non faccio sigle, non faccio alchimie, non mi piacciono le marmellate. La Lega c'è e ci sarà anche a Roma perchè ci chiamano in tanti, ci chiedono in tanti di esserci, magari anche con un nostro candidato, perchè no? Quando glie altri decideranno cosa fare ce lo dicano e noi ci ragioniamo». (Fonte Askanews)