«Zingaretti, serve più chiarezza»
Il leader de La Destra, Francesco Storace, in Aula, nel corso del suo intervento alla Pisana dove Nicola Zingaretti è intervenuto in aula in merito alle ultime vicende di Mafia Capitale, chiede al presidente di dare rassicurazioni sul futuro dell'amministrazione regionale
ROMA (askanews) - «Presidente, ci dia qualche rassicurazione sul futuro, se è in grado di darcela. Io non voglio avere più dubbi sugli appalti in questa Regione. Voglio essere certo che non ci sono spartizioni. Io faccio l'opposizione a lei e mi dà molto fastidio se qualcuno pensa che ci possano essere trame affaristiche. Per me l'opposizione è una cosa seria, forse ancora di più della maggioranza». Così il vicepresidente del consiglio regionale del Lazio, Francesco Storace, nel corso del suo intervento alla Pisana dove il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, è intervenuto in aula in merito alle ultime vicende di Mafia Capitale. «Come fate a pensare che il vostro campo è impraticabile? L'avete reso impraticabile per noi. Non c'è nemmeno la possibilità di accedere agli atti dell'Amministrazione regionale. Ogni volta ci sono complicazioni».
L'opposizione seria
«La casa di vetro, trasparente, non la si costruisce così», ha aggiunto Storace. «Lei ha trovato un'opposizione che non le ha fatto quello che l'opposizione a noi faceva. E poi si è visto la fine che ha fatto. Ecco, noi vorremmo poter fare l'opposizione in maniera seria, senza più dubbi. Allora, ci dia certezze nella sua replica che quello che abbiamo letto è una pagina triste che non deve più accadere. Vede, se continua ad accadere. Anzi, per alcuni già è accaduto troppo, e comincio ad avere l'idea anch'io in questo senso dopo averla ascoltata», ha aggiunto Storace.
E' finito il tempo della mortificazione
«Mi ci faccia ripensare, mi dia - ha detto Storace - la possibilità di credere che questo campo può tornare a essere praticabile per tutti, perché se è impraticabile per lei figuriamoci per noi che siamo all'opposizione. Ecco perché chiedo più chiarezza. Anche se c'è asprezza di toni, non c'è mai voglia di mortificare l'avversario. Io l'ho vissuta questa voglia di mortificare l'avversario in questi tre anni ogni qualvolta bisognava chiedere delle carte e venivamo sbeffeggiati. È finito quel tempo, e spero che cambi per davvero. Se magari nella sua squadra - ha concluso Storace - mette qualcuno dotato di sale in zucca, un po' di più di quello che c'è adesso, forse salva anche questa Regione».
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