17 agosto 2025
Aggiornato 05:30
Tra emergenza sbarchi e crisi economica

«Caro Renzi, gli italiani rischiano di fare la fine dei greci»

L’emergenza sbarchi ha raggiunto numeri da capogiro. Secondo la Lega Nord bisogna chiudere le prefetture, giudicate incapaci di gestire la situazione, e procedere con le espulsioni di massa

ROMA – Il leader del Carroccio ha rilasciato numerose dichiarazioni a margine di una conferenza stampa a Milano Marittima. L’accento è ancora una volta sull’emergenza immigrazione, che rischia di gettare il paese nel caos sociale e nel dissesto economico, sotto gli occhi attoniti del governo Renzi.

Salvini: Espulsioni di massa subito
L’emergenza sbarchi ha raggiunto numeri da capogiro. Secondo la Lega Nord bisogna chiudere le prefetture, giudicate incapaci di gestire la situazione: la gestione degli immigrati arrivati senza documenti andrebbe affidata ai sindaci. Per il segretario del Carroccio è inoltre folle e razzista l'idea, partorita dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, di premiare i primi cittadini che accolgono più immigrati nei loro territori. Per risolvere il problema dei clandestini, secondo Matteo Salvini, bisogna eseguire immediatamente «espulsioni di massa» anche se «magari qualche ben pensate arriccerà il naso».

Solo un governo di cretini trasferirebbe i clandestini lungo le coste durante la stagione estiva
«Perché – spiega Salvini - abbiamo decine di migliaia di ospiti indesiderati, in molti casi non profughi ma malintenzionati», quindi «bisogna procedere velocemente a identificare i profughi ed espellere tutti quelli che non lo sono. E ce ne sono a migliaia.» Ancora peggio, secondo il leader del Carroccio, la proposta di accogliere i migranti nelle strutture alberghiere del Belpaese. L'Italia è un paese che vive di turismo e «solo un governo di cretini, durante la stagione turistica» estiva «metterebbe migliaia di immigrati lunghe le coste». Non risparmia la collera né le maledizioni, il segretario della Lega Nord, e per lui gli albergatori che accettano di ospitare i clandestini durante le vacanze – pagate profumatamente dai loro connazionali - devono «chiudere e fallire».

Gli albergatori complici devono chiudere!
Il pensiero di Salvini è chiaro. Un paese normale, che vive di turismo, proprio nella stagione turistica non trasferisce  migliaia di immigrati lunghe le coste dove i turisti – italiani e stranieri – scelgono di trascorrere le loro ferie dopo un anno di lavoro. Questo vale per Iesolo, Eraclea, per la Romagna, per la Puglia e la Calabria. «Solo un governo di cretini può mettere migliaia di immigrati in stagione turistica sulle coste». Il leader del Carroccio ha giudicato non solo fallimentare l'idea di accogliere gli stranieri arrivati nel nostro paese con mezzi di fortuna e di ospitarli in strutture alberghiere della riviera, ma anche pericolosa per il futuro del turismo nazionale.  «Il problema – chiarisce Salvini - non è tanto il portarli o meno in albergo, ma il fatto che in quell'albergo non avrebbero mai dovuto arrivarci. Spero che chiudano e falliscano tutti quegli albergatori che fanno il business dell'immigrazione clandestina perché non sono capaci di fare il loro mestiere: se uno ha bisogno di migliaia di immigrati per riempire l'albergo, deve chiudere domani mattina!»

L'Italia rischia di fare la fine della Grecia
A margine della conferenza stampa, Salvini non dimentica un accenno anche alla crisi greca, e le sue previsioni non sono rassicuranti. Con l'approvazione del parlamento al nuovo programma di aiuti europei «i greci si stanno suicidando » perché sono «sotto ricatto e sotto minaccia. E il problema è che l'Italia rischia di essere una delle prossime vittime, se non si ridiscutono tutti i trattati europei a partire dalla moneta».La Lega Nord – è la promessa del leader del Carroccio –non è disposta a tollerare che Bruxelles decida lo stesso destino per l’Italia. «Hanno comprato i greci e li stanno massacrando, noi non permetteremo che accada lo stesso qui. Se arriva qualcuno da Bruxelles a imporci qualcosa va respinto a calci nel sedere", ha concluso Salvini.