7 ottobre 2024
Aggiornato 04:00
FdI sul terrorismo: chiudere le frontiere

«Basta immigrazione dai paesi musulmani»

Giorgia Meloni tuona contro la politica fallimentare renziana in materia di immigrazione e chiede che arrivino solo immigrati da Paesi sicuri

ROMA - 39 morti in Tunisia e l'Europa torna a tremare. Da Fratelli d'Italia, il presidente Giorgia Meloni urla ancora contro una politica sconsiderata e negligente in materia di immigrazione e chiede che si fermi quella proveniente dai Paesi islamici. È giunto il momento – spiega Giorgia Meloni – che l'Europa guardi «con obiettività» il fenomeno del terrorismo islamico.

Non importiamo in Italia un problema che non abbiamo
La leader di FdI-An spiega le motivazioni alla base del suo pensiero e, in un post sulla sua bacheca Facebook, afferma che il problema sta nell'interpretazione «violenta» della religione musulmana da parte di alcuni fedeli dell'Islam. La preoccupazione di Meloni sta nel fatto che questa rappresentazione del credo religioso verrebbe «condivisa anche da molti che vivono in occidente». Questa è «la cruda realtà dei fatti». Contrastare il fenomeno terroristico non è cosa facile: gli Stati stanno mettendo in atto programmi di sicurezza avanzati in modo da poter fermare l'avanzata dei 'tagliatesta' dell'Isis, ma comunque il rischio di infiltrazione nei Paesi occidentali resta altissimo. Giorgia Meloni avanza, però, una soluzione per il nostro Paese: evitiamo – spiega il leader di FdI – di «importare in Italia un problema che oggi non abbiamo».

La soluzione: apriamo ai Paesi non musulmani
Quello che chiede è che, nei fatti, il governo si impegni a chiudere le porte agli immigrati, in particolare a quelli di religione musulmana. Questo non significa impedire a tutti di sbarcare sulle nostre coste e di essere accolti dal nostro Paese, ma, precisa il presidente di FdI, «la (piccola) quota di immigrati che reputiamo necessaria prendiamola da quei popoli che hanno dimostrato di non essere violenti». E si rivolge ai migranti filippini, argentini, ucraini, peruviani: nessun caso di terrorismo risulta essere collegato ai loro Paesi d'origine ed è per questo che l'Italia dovrebbe mostrarsi propensa ad aprire le frontiere solo a loro. Chi si è mostrato capace di integrarsi sul nostro territorio ha diritto ad un «premio». Per chi, invece, ha ancora problemi di «integralismo e violenza interni» alle culture di origine, «porte chiuse».

Rampelli: basta politica buonista
Da Fratelli d'Italia, anche il capogruppo alla Camera Fabio Rampelli si pronuncia a proposito della questione terrorismo e punta il dito contro la fallace politica sull'immigrazione firmata dal governo Renzi. L'Europa è, infatti, nel mirino degli jihadisti e il premier non è capace di imporre l'unica soluzione possibile all'Ue, quella che prevede che tutti i singoli Paesi dell'Unione accolgano un certo numero di immigrati. In questa fase delicata è importante che si garantisca la sicurezza dei cittadini e non che si porti avanti ancora una politica «buonista» di sinistra, «oltretutto incapace di dare un futuro ai migranti».