28 agosto 2025
Aggiornato 00:30
Pd sulla legge elettorale

Orfini: fiducia su Italicum? Scelta dolorosa ma inevitabile

La fiducia posta dal governo sulla legge elettorale è «una scelta dolorosa ma inevitabile» e non è un segno di debolezza. Così il presidente dell'assemblea nazionale del Pd, Matteo Orfini, ha spiegato la situazione rispetto alla questione di fiducia posta dal ministro per le riforme, Maria Elena Boschi, sulla legge elettorale.

ROMA (askanews) - La fiducia posta dal governo sulla legge elettorale è «una scelta dolorosa ma inevitabile» e non è un segno di debolezza. Così il presidente dell'assemblea nazionale del Pd, Matteo Orfini, ha spiegato la situazione rispetto alla questione di fiducia posta dal ministro per le riforme, Maria Elena Boschi, sulla legge elettorale. 

Testo è lo stesso del Senato
«Non è questo il problema, noi abbiamo posto la fiducia su un testo che è identico a quello che abbiamo approvato al Senato, e al Senato lo abbiamo approvato con numeri larghi, perché una parte dell'opposizione aveva contribuito a scriverlo insieme a noi, anche quella parte di opposizione che poi non l'ha votata». 

L'iter della legge
«Molti degli elementi di questa legge - ha sostenuto l'esponente democratico - ci sono perché ce li ha chiesti il Movimento 5 stelle, penso al premio di lista. Poi, nel passaggio dal Senato alla Camera è cambiato qualcosa e per ragioni strumentali, di battaglia politica, chi lo aveva votato ha cambiato idea. Di fronte a un atteggiamento così, irresponsabile, che fa venir meno un impegno che insieme avevamo assunto all'inizio di questa legislatura col presidente Napolitano e cogli italiani, cioè di rendere questa una legislatura in cui si facevano le riforme e si cambiava la legge elettorale, per non fermare tutto abbiamo deciso, il governo ha deciso di mettere la fiducia». «A quel punto, credo - ha concluso Orfini - sia stata una scelta dolorosa ma inevitabile».