29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Rispunta l'amore tra il Cavaliere e il delfino mancato

Berlusconi: «Alfano figliol prodigo. A casa i dissidenti»

Tra Berlusconi e Renzi è nuovo amore. I due leaders devono fare i conti con le difficili trattative all'interno dei loro partiti, e cercano l'uno nell'altro supporto e sostegno. Ma quello tra il Cavaliere e il premier non è l'unico riavvicinamento: per la corsa al Quirinale, anche il figliol prodigo Alfano viene riaccolto a braccia aperte a Palazzo Grazioli.

ROMA – Tra Berlusconi e Renzi è nuovo amore. I due leaders devono fare i conti con le difficili trattative all'interno dei loro partiti, e cercano l'uno nell'altro supporto e sostegno. Ma quello tra il Cavaliere e il premier non è l'unico riavvicinamento: per la corsa al Quirinale, anche il figliol prodigo Alfano viene riaccolto a braccia aperte a Palazzo Grazioli.

E' NUOVO AMORE TRA BERLUSCONI E ALFANO - Nel pomeriggio, Silvio Berlusconi e Angelino Alfano si sono incontrati al Senato per concordare una linea comune per l'elezione del tredicesimo Presidente della Repubblica italiana. Riavvicinarsi ai moderati, per essere decisivi nella scelta del nuovo Capo dello Stato, è l'obiettivo del Cavaliere. E per questo non esita a cercare un compromesso anche con il suo delfino mancato. All'uscita dall'incontro, per primo è il leader del NCD a rilasciare una dichiarazione: «Abbiamo un patto per il Presidente della Repubblica», ha riferito commentando il buon esito del colloquio privato. E il nome sembra essere proprio quello di Antonio Martino, candidato al Quirinale del popolo del centrodestra e dei moderati. Poco importa se l'interessato è stato colto di sorpresa, dicendo di non saperne nulla e di essere stato tirato in ballo come fosse su «Scherzi a parte». Il rinnovato feeling tra Angelino e Silvio vale più di una conferma da parte di Martino.

LA MELONI NON APPROVA L'ALLEANZA PER IL COLLE TRA FI E NCD – Nel gran gioco delle alleanze che si mescolano e rimescolano per la corsa al Quirinale, domani è previsto un incontro tra i gruppi di Area popolare, Scelta Civica e Per l'Italia. A destra e a sinistra i partiti si spaccano al loro interno, ma si cercano l'uno con l'altro come nel caso del Pd e di Fi, di Fi ed NCD. Non a tutti, però, stanno bene questi giochi di palazzo, in primis agli ex alleati del Cavaliere. «Non si può fare il centrodestra se si fa la stampella del centrosinistra e se si fanno gli inciuci con Renzi su provvedimenti francamente ridicoli come sono ridicole queste riforme costituzionali. Vale per Alfano e vale anche per Berlusconi", ha riferito ai giornalisti il presidente di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale, Giorgia Meloni, a margine della conferenza stampa alla Camera di presentazione della mozione di FdI-An sul caso Chil-Fidi Toscana, e commentando le trattative in corso per l'elezione del tredicesimo Presidente della Repubblica italiana.

NEL FRATTEMPO IL CAVALIERE ATTENDE L'ASSOLUZIONE DA STRASBURGO - Nel frattempo, Silvio Berlusconi, lamenta però qualche incomprensione anche con il premier, Matteo Renzi. Incontrando i deputati di Forza Italia a palazzo Grazioli, ammette che dal governo si sarebbe aspettato una norma in merito alla legge Severino che correggesse «l'errata interpretazione» della sua retroattività, «che contraddice le più elementari norme del diritto». Il Cavaliere, però, non palesa preoccupazioni e avrebbe aggiunto anche di non dare troppa importanza al fatto che non sia stata varata nessuna norma, essendo convinto che presto arriverà la sentenza della Corte di Strasburgo e sarà finalmente certificata la sua innocenza «al di là di qualsiasi dubbio».Il patto del Nazareno regge ancora, anzi benissimo. E probabilmente anche Matteo Renzi se ne ricorderà al momento opportuno.