Renzi: «Picchiarmi con Berlusconi? Lo escludo»
In seguito all'incontro del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che ha visto la conferma del patto del Nazareno, il premier puntualizza che l'accordo sulla legge elettorale c'è, ma non manca di specificare che, qualora Berlusconi non fosse soddisfatto in toto di quanto deciso, sulla riforma si andrebbe avanti comunque.
ROMA - Tante le polemiche nate attorno all'incontro del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in merito alla delicata questione della legge elettorale. I compromessi raggiunti dai due leader sembrano portare verso un più solido asse Renzi-Berlusconi, che, nonostante critiche e suggerimenti da ambo gli schieramenti, dovrebbe reggere fino alla concretizzazione della tanto attesa legge, sebbene il premier non manchi di puntualizzare che, qualora Berlusconi non fosse d'accordo in toto con quanto deciso, sulla riforma si andrebbe avanti comunque. In risposta al polverone mediatico e politico, il premier Renzi ha affermato durante un colloquio con il quotidiano «La Stampa»: «Qualcuno vorrebbe che io dessi una botta in testa a Berlusconi. Non vedo perché: sulla legge elettorale ormai l'accordo c'è». .
ANCHE SENZA SILVIO, LA RIFORMA SI FA - Il premier continua l'intervista e spiega in cosa consistono i rapporti con il leader di Fi: «Sul premio che passa dalla coalizione alla lista e sulla soglia d'ingresso al 3% c'è già l'accordo della maggioranza di governo», aggiungendo: «Berlusconi resiste su entrambe le questioni e deciderà cosa fare, ma la riforma noi possiamo approvarla lo stesso. È possibile che alla fine Forza Italia decida di votare no all'emendamento che trasferisce il premio dalla coalizione al partito e che si astenga sulla legge, ma sono dettagli. La svolta è a un passo, e vedrete: cambierà il Paese».
L'ANALISI DEL TESTO - Intanto è di oggi la notizia che la commissione Affari costituzionali del Senato ascolterà il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, martedì prossimo, 18 novembre, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul sistema elettorale della Camera. Quella di Alfano è la prima di un ciclo di audizioni che vedrà, tra martedì e giovedì, una serie di esperti davanti alla commissione che a palazzo Madama sta esaminando la legge elettorale.
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