Processo Concordia: parla l'ad di Costa Crociere
«Il mondo mi crollò addosso due volte», racconta l'allora amministratore delegato Pier Luigi Foschi. All'inizio gli era stato erroneamente comunicato che tutti i passeggeri erano sbarcati, ma poi da una nuova telefonata venne a conoscenza delle vere dimensioni della tragedia
GROSSETO - Pier Luigi Foschi, amministratore delegato e presidente di Costa Crociere all'epoca della tragedia della Concordia, all'isola del Giglio, il 13 gennaio 2012 parla come testimone al processo, a Grosseto, che vede imputato l'ex comandante Francesco Schettino.
Foschi ha ricostruito quel che gli capitò la notte del naufragio «Il mondo mi crollò addosso due volte». L'ex a.d. era all'estero, alle 22.40 fu avvisato da una telefonata che la Concordia aveva urtato uno scoglio. «Questa è stata la prima comunicazione che ricevetti. Il mondo mi crollò addosso». All'inizio gli era stato erroneamente comunicato che tutti i passeggeri erano sbarcati, ma poi da una nuova telefonata Foschi viene a conoscenza delle vere dimensioni della tragedia. «I gradi di inclinazione della nave non erano 20 ma trentacinque, e lo sbarco non era affatto terminato, stava ancora avvenendo. E quindi mi cadde il mondo addosso per una seconda volta. Fu l'inizio della tragedia» ha dichiarato Foschi.
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